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Puteolana shock, scettico il sindaco di Pozzuoli: «Lunedì dirò tutto»

Puteolana shock, scettico il sindaco di Pozzuoli: «Lunedì dirò tutto»
  • Pubblicato23 Gennaio 2020

POZZUOLI – Stupito e perplesso. Si è mostrato così il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia dopo la notizia delle dimissioni del presidente della Puteolana 1902, Emanuele Casapulla. Un fulmine a ciel sereno che ha investito, oltre la tifoseria, anche il primo cittadino e l’amministrazione comunale indirettamente chiamati in causa dalla “lettera” di Casapulla, postata nella notte attraverso la pagina Facebook della società e che ha scatenato le ire dei tifosi la cui stragrande maggioranza ha associato l’addio alla vicenda-stadio. In sintesi, da quanto emerge in queste ore, per i tifosi Casapulla lascia perché “non ha trovato una sponda da parte dell’amministrazione” e, in particolare, da parte del sindaco. Complici le parole di addio, quelle di Casapulla, che sembrano solo un farfugliare di pensieri sparsi, per la serie: “vi dico tutto ma non vi dico niente”. 

LE PAROLE DEL SINDACO – «Sinceramente non capisco cosa stia succedendo, forse mi sarò perso qualche passaggio. Mi riservo qualche giorno per fare chiarezza e lunedì parlerò ufficialmente» ha detto a Cronaca Flegrea il sindaco di Pozzuoli. Parole che mostrano scetticismo anche alla luce della tempistica con cui sono arrivate le dimissioni del presidente della Puteolana, giunte a 6 giorni dalla presentazione al comune di Pozzuoli del progetto di ammodernamento dello stadio “Domenico Conte”, protocollato giovedì 16 gennaio, Nemmeno il tempo di far giungere l’idea di project financing sulla scrivania dell’assessore all’Urbanistica Roberto Gerundo, che Casapulla ha rassegnato le dimissioni. Uno scetticismo ulteriormente alimentato dai buoni e collaborativi rapporti tra società e amministrazione comunale, come in più occasioni ha tenuto a sottolineare anche l’ormai ex presiedente granata.

GLI INTERROGATIVI – Quindi, perchè lasciare? Se lo chiedono i tifosi, addetti ai lavori e non. Perchè non attendere i canonici tempi burocratici o un eventuale diniego (mai arrivato) per sbattere la porta e andare via? Perchè dimettersi attraverso un comunicato che anziché fare chiarezza crea solo confusione e soprattutto rischia di destabilizzare un ambiente che sta vivendo un momento magico con la squadra prima in classifica? Cosa si nasconde dietro l’addio di Casapulla? Una fuga “programmata” o un tentativo di aizzare la piazza contro l’Amministrazione comunale con la speranza di mettere pressione e beneficiare di eventuali scorciatoie finalizzate alla concessione dello stadio comunale? Interrogativi che dall’una di giovedì notte si sta ponendo una tifoseria innamorata della propria squadra che teme, per l’ennesima volta, l’ennesimo bluff.