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POZZUOLI/ Preso il “mostro” che ha massacrato e dato alle fiamme il povero Spike

POZZUOLI/ Preso il “mostro” che ha massacrato e dato alle fiamme il povero Spike
  • Pubblicato10 Luglio 2014

di Gennaro Del Giudice

Spike, il cane massacrato al Rione Toiano
Spike, il cane massacrato al Rione Toiano

POZZUOLI – Ha un nome e un volto il mostro che ha massacrato e dato alle fiamme Spike, il cane molosso morto domenica notte a Pozzuoli. E’ un 22enne, residente al Rione Toiano, sposato e padre di quattro figli piccoli. E’ stato fermato dai carabinieri che in meno di 24 ore sono riusciti a scovarlo e ad incastrarlo davanti ai gravi indizi di colpevolezza a suo carico. Il mostro è stato denunciato a piede libero per aver aggredito e barbaramente ucciso il cane per futili motivi. Le indagini lampo sono state condotte dal comandante del nucleo operativo e radiomobile di Pozzuoli Tenente Gianfranco Galletta e dal comandante dell’Aliquota Radiomobile Luogotenente Vincenzo Davide, che hanno ricostruito una storia agghiacciante e di inaudita violenza.

 

INDAGINI LAMPO – Attraverso le indagini, infatti, è stata confermata la tesi secondo cui l’uomo domenica mattina ha prima massacrato con un oggetto (forse un bastone o un piccone) e poi cosparso di benzina il povero animale che nel tentativo di fuga è stato poi investito da un’auto in corsa prima di accasciarsi in un giardinetto a poca distanza dal luogo delle violenze. Il mostro ha ucciso “Spike” perché domenica mattina era entrato nel recinto della sua cagnetta in calore. A quel punto è scattata l’atroce vendetta.

 

La Compagnia carabinieri di Pozzuoli
La Compagnia carabinieri di Pozzuoli

IL MASSACRO – Il mostro avrebbe agito davanti agli occhi spaventati dei suoi quattro figli. Una violenza barbara andata in scena un giardinetto del Rione Toiano trasformato abusivamente in recinto per la sua cagnetta, un pitbull di pochi anni a cui Spike faceva la “corte”. Subito dopo, per eliminare le “tracce”, il mostro avrebbe abbandonato anche il suo cane. Una mattinata di follia durante la quale ha prevalso l’indifferenza della gente e dell’automobilista che ha investito il povero molosso, che non ha avuto la sensibilità di soccorrerlo.

 

LA DISPERAZIONE – Il cane, sotto shock per le ferite e per le fiamme che gli bruciavano il volto, è stato visto barcollare al centro della strada prima di finire nel cespuglio dove è stato soccorso da una volontaria che ha allertato polizia municipale e l’Asl. La donna ha accudito il povero Spike fino all’arrivo dei veterinari dell’Asl che invano hanno tentato di rianimarlo. Il cane era di proprietà di due anziani, il papà come ogni mattina lo aveva portato in cortile per i bisogni. Una corsa all’aria aperta nei prati e l’odore di quella cagnolina che lo aveva spinto oltre la strada, verso quel recinto dove lo attendeva il mostro che lo ha ucciso senza pietà.