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POZZUOLI/ Lavori pubblici e affidamenti diretti, l’accusa: “Violato il codice degli appalti”

POZZUOLI/ Lavori pubblici e affidamenti diretti, l’accusa: “Violato il codice degli appalti”
  • Pubblicato24 Novembre 2017
Raffaele Postiglione, capogruppo di Pozzuoli Ora!

POZZUOLI – Ingegneri, architetti e geometri “pescati” da una short list vecchia di anni o addirittura scelti al di fuori di questa senza una giusta motivazione. In pratica, una mancata applicazione del codice sugli appalti con conseguenze che vanno ben oltre, come l’impossibilità di giovani professionisti di poter beneficiare anch’essi degli affidamenti diretti. E’ la pesante ed articolata denuncia di Pozzuoli Ora!, il movimento che in consiglio comunale trova posto tra i banchi dell’opposizione.

CHIARIMENTI A SINDACO E ASSESSORE – Ad esporre il tutto, il capogruppo Raffaele Postiglione, nel corso di una conferenza stampa all’interno del complesso di via Tito Livio. Tra le mani una richiesta di chiarimenti inviata a dirigenti e tecnici del settore Urbanistica del Comune, all’assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Aulitto, al presidente della commissione consiliare di riferimento Paolo Tozzi ed al sindaco Vincenzo Figliolia. Nel documento l’elenco con ben dieci affidamenti diretti per lavori riguardanti, tra gli altri, l’adeguamento di edifici scolastici, opere di urbanizzazione a Monterusciello e riqualificazioni in altre zone della città.

SHORT LIST VECCHIA DI 5 ANNI – In tutto oltre 200mila euro per affidarne soprattutto le progettazioni esecutive e piani di sicurezza. A chi? Secondo Pozzuoli Ora! A professionisti che in realtà nella short list erano classificati con mansioni e competenze diverse, senza alcuna motivazione che a supporto di tale decisione. Non solo: in ben quattro casi gli affidamenti sono andati a professionisti che in quella short list non erano mai stati inseriti. Una “lista corta” risalente, tra l’altro, al 2013 e redatta in occasione della programmazione dei lavori rientranti nel P.i.u. Europa e mai più rinnovata.

“GIOVANI TAGLIATI FUORI” – Come detto, oltre alla anomalie presunte riscontrate da Postiglione e i suoi militanti, c’è un altro aspetto ad essere tirato in ballo: la mancata partecipazione di giovani professionisti, magari capaci e “del territorio”, di fatto tagliati fuori dai giochi, proprio per il mancato aggiornamento della lista da cui l’ente sceglie architetti ed ingegneri a cui affidarsi per i lavori svolti sul proprio territorio. In caso di mancata risposta alla richiesta di documenti (è già trascorsa una settimana) l’intera documentazione verrà inviata all’Anac, l’autorità anti-corruzione guidata da Raffale Cantone.