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POZZUOLI/ La tecnica e le ‘basi’ della banda dei cavalli di ritorno – IL RETROSCENA

POZZUOLI/ La tecnica e le ‘basi’ della banda dei cavalli di ritorno – IL RETROSCENA
  • Pubblicato8 Febbraio 2019

POZZUOLI – Furti, trasferimento e riciclaggio di autoveicoli. All’alba di giovedì il maxi blitz messo a segno dai militari dell’Arma di Pozzuoli sotto il coordinamento della Procura: l’operazione ha permesso di smantellare la famigerata banda dei “cavalli di ritorno”. Le ‘basi’ della gang erano in via Cocci a Quarto e in via Foscolo a Qualiano: è qui che venivano parcheggiate e nascoste le macchine rubate. La tecnica usata dai banditi prevedeva che, subito dopo il colpo, la vettura venisse lasciata temporaneamente in un luogo isolato in modo che, qualora l’antifurto satellitare fosse ancora in funzione, non si venisse sorpresi alla guida. Soltanto dopo uno o più giorni, in base all’esito dell’attività di ‘bonifica’, gli autori del furto tornavano nella base di appoggio per spostare le macchine verso la destinazione definitiva.

LA TRAPPOLA – Un modus operandi che i militari dell’Arma sono riusciti a capire e a metterne la parole fine, apponendo, durante il periodo di “quarantena”, i dispositivi gps sui veicoli rubati. In questo modo i carabinieri hanno seguito anche a distanza gli spostamenti successivi delle macchine fino a sgominare l’intera banda di ladri.

LE INDAGINI – Le indagini sono partite in seguito al furto di una Ranger Rover Sport, regolarmente chiusa e con antifurto inserito. Il veicolo, depredato lo scorso anno, era custodito in un garage su Corso Italia, a Quarto. Dalle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza emergerà che due uomini hanno prima infranto il finestrino posteriore sinistro e poi manomesso il quadro elettrico di accensione.

Mirko Volpicelli
Nicola Racca

GLI ARRESTATI – L’ordinanza è stata eseguita a carico di 13 italiani e di un albanese, ritenuti responsabili, a vario titolo, di furto aggravato, ricettazione e riciclaggio di auto di lusso, utilitarie e autoarticolati. Sette le persone tratte in arresto. Tre gli uomini finiti in cella: Pasquale Luongo, 41enne di Pianura; Michele Battilomo (alias Paietto), 31enne di Quarto e Raffaele Amato (alias Brufolone), 38enne di Quarto. Ai domiciliari: Antonio Sansone, 29enne di Villaricca; Ilir Doku (alias Gamba di legno), 34enne di Pianura e già agli arresti domiciliari; Mirko Volpicelli, 31enne di Qualiano e Nicola Racca, noto come Lupin, 36enne di Pozzuoli.

OBBLIGO DI DIMORA PER SETTE – Sottoposti all’obbligo di dimora: Luigi Palumbo, 44 anni di Quarto; Giuseppe Ponticelli, 43enne di Napoli; Salvatore D’Aquale, 39enne di Napoli; Francesco Granillo, 42enne di Napoli; Paolo Tondi, 44enne di Pomigliano d’Arco; Francesco Tondi, 45enne di Pomigliano d’Arco e Claudio Bruno, 56enne di Quarto. Sono ventisei, in totale, le persone iscritte nel registro degli indagati. La maglia nera va ancora una volta alla Campania che, insieme al Lazio, detiene la supremazia a livello nazionale per i furti d’auto.