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POZZUOLI/ Guerra di firme nel PD, respinta la mozione di sfiducia al segretario

POZZUOLI/ Guerra di firme nel PD, respinta la mozione di sfiducia al segretario
  • Pubblicato23 Ottobre 2019
Figliolia e Manzoni

POZZUOLI – Una battaglia che si gioca su due fronti: amministrativo e politico. Da un lato c’è il sindaco che ormai da due mesi ha dichiarato “la crisi” di governo; dall’altra c’è un gruppo di 5 consiglieri del PD che risponde sul versante politico chiedendo la “testa” del segretario del partito. Due fazioni che si fanno la guerra a colpi di documenti. E’ quanto sta accadendo a Pozzuoli, dove nella serata di ieri è arrivato l’ennesimo colpo di scena: 8 delle 20 firme allegate alla mozione di sfiducia nei confronti del segretario cittadino Antonio Tufano non sarebbero valide. Il documento, presentato dai 5 consiglieri comunali Manzoni, Pennacchio, Daniele, Testa, Caiazzo insieme ad altri 15 firmatari è stato respinto dal Direttivo.

Antonio Tufano

LE RAGIONI – “La mozione di sfiducia è stata respinta per due ragioni essenziali” fanno sapere dal direttivo: non è stata sottoscritta dalla maggioranza assoluta dei componenti del direttivo (devono essere 21); tra i sottoscrittori figurano persone che non hanno rinnovato la tessera ed hanno perso il diritto di voto nel coordinamento cittadino. Motivazioni che sono state rafforzate da un nuovo documento, sottoscritto da 16 componenti del direttivo, con il quale viene confermata la fiducia nei confronti del segretario e si esorta il sindaco, che due mesi fa aveva aperto la crisi di maggioranza “a completare la verifica avviata sia sugli aspetti programmatici che su quelli politici e di assetto”.

LE PAROLE DEL SEGRETARIO – «Il partito si trova in un fuoco incrociato tra una parte del gruppo consiliare e il sindaco e viene utilizzato in maniera strumentale. – fa sapere il segretario Antonio Tufano- Se la mozione di fiducia dovesse essere coltivata venissero nei luoghi deputati a deciderla e la motivassero politicamente. Noi porte in faccia non ne chiudiamo, ovviamente non sono girevoli. Venissero nel direttivo, ci si contasse in base ai numeri che ci sono e sulla scorta del dato numerico ci si confronta».