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POZZUOLI/ Duplice omicidio: condannato all’ergastolo “Totore ‘o biondo”

POZZUOLI/ Duplice omicidio: condannato all’ergastolo “Totore ‘o biondo”
  • Pubblicato3 Luglio 2019
L’arresto di Salvatore Pagliuca

POZZUOLI – E’ stato condannato all’ergastolo Salvatore Pagliuca, 63 anni, alias “Totore ‘o biondo”: è lui il mandante del duplice omicidio di Michele Iacuaniello e Gennaro Di Bonito, i fedelissimi del boss Gaetano Beneduce massacrati con quasi 30 colpi esplosi da una mitraglietta UZI, lungo la variante che collega Monterusciello e Quarto. La sentenza è stata emessa ieri dal Gip della XX sezione Saverio Vertuccio. Stessa pena anche per l’altro mandante  Antonio Bevilacqua, 46 anni, appartenente al clan Sarno insieme ai due esecutori: Luca Palumbo, 39 anni, condannato a 23 anni; e il collaboratore di giustizia Mario Morgese, 41 anni, alias “o cecat”, condannato a 14 anni di carcere. . Accolte quasi in toto le richieste del pubblico ministero della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Gloria Sanseverino che oltre a Pagliuca e Bevilacqua aveva chiesto l’ergastolo anche per Palumbo

Tonino Luongo

IL TERZO KILLER – Ai due killer condannati ne manca un terzo: è Antonio Luongo, 40 anni, detto “Tonino ‘o pazz”, destinatario lo scorso aprile di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere proprio per il duplice omicidio Iacuaniello-Di Bonito a cui si aggiunge anche quello di Gennaro Perillo detto “Carrichiello”. Luongo è un altro storico affiliato dei Longobardi che partecipò alla faida contro il clan Beneduce.

Mario Morgese

IL PATTO – L’alleanza tra i Sarno e i Longobardi nacque in carcere tra i boss Gennaro Longobardi e Luciano Sarno alla fine del 2007, mentre sul terreno Bevilacqua e Pagliuca diedero vita al clan Pagliuca-Sarno. Il patto prevedeva l’espansione del clan di Ponticelli a Pozzuoli in cambio di un supporto militare ai Longobardi impegnati nella faida. Un do ut des in cui rientravano il controllo delle estorsioni ai commercianti, vero motivo della rottura tra Longobardi e Beneduce, l’approvvigionamento e il controllo delle piazze di spaccio, il supporto tecnico-logistico in occasione degli agguati contro gli esponenti dei gruppi contrapposti mediante la fornitura di uomini, armi e mezzi.

IL CLAN PAGLIUCA – Un altro duro colpo per la famiglia Pagliuca dopo l’arresto di sabato scorso di Mario, il figlio di ‘o biondo, finito in manette per aver violato gli obblighi della sorveglianza speciale facendosi sorprendere al Rione Toiano con due pregiudicati. Intanto resta al carcere duro Lino Pagliuca che insieme a Luongo è accusato di essere uno dei killer di Gennaro “Carrichiello”; in cella anche la madre Partorina Arcone, che con il marito e i tre figli finì in manette nel 2010.