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POZZUOLI/ Accusato di aver intascato 65mila euro dall’azienda, imprenditore finisce a processo

POZZUOLI/ Accusato di aver intascato 65mila euro dall’azienda, imprenditore finisce a processo
  • Pubblicato11 Marzo 2015
Il Tribunale di Napoli sezione staccata di Pozzuoli ha bocciato il reddimetro
Il Tribunale di Napoli sezione staccata di Pozzuoli ha bocciato il reddimetro

POZZUOLI – Era finito a giudizio per appropriazione indebita aggravata, processo rinviato al prossimo 15 giugno. Lunedì scorso nel corso della prima udienza alla Sesta sezione del Tribunale di Napoli, i giudici hanno accolto la questione di nullità del decreto di citazione a giudizio proposta dall’avvocato Emanuele Coppola nei confronti del suo assistito, un imprenditore puteolano. L’uomo è finito alla sbarra con l’accusa di appropriazione indebita aggravata di beni aziendali riconducibili ad una società che D’Ambrosio aveva messo in piedi con una sua ex socia. Nel mirino sarebbe finita la somma di circa 65mila euro di cui, a detta della donna che era in affari con il puteolano, D’Ambrosio si sarebbe impossessato. Ma in aula, l’avvocato difensore ha sollevato la questione di nullità del decreto di citazione in giudizio in quanto, per ragione imprenditoriali, Gerardo D’Ambrosio, ha lasciato da qualche tempo la Campania per andare a vivere in Toscana. Per questo motivo, i giudici hanno accolto l’istanza presentata dall’avvocato, hanno sospeso il provvedimento ed hanno provveduto a rinviare il processo al prossimo 15 di giugno.