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Natale a Pozzuoli, turismo e proposte per lo sviluppo della città: la parola a Daniele Lattero

Natale a Pozzuoli, turismo e proposte per lo sviluppo della città: la parola a Daniele Lattero
  • Pubblicato17 Dicembre 2018

POZZUOLI – Una nuova rubrica per ascoltare la voce dei puteolani. Un’intervista a chi vive il territorio per sondare l’opinione pubblica e provare a carpirne i sentimenti e le emozioni. Oggi Cronaca Flegrea ha incontrato Daniele Lattero, presidente dell’associazione sindacale “ConImprenditori”.

Daniele Lattero – Presidente ConImprenditori

Daniele, che percezione hai delle festività? Pozzuoli sembra una città pronta per il Natale?
Onestamente, a differenza di altre realtà territoriali dove l’atmosfera natalizia si sente in tutta la sua intensità, a Pozzuoli non si respira la stessa aria. Un mix di fattori ha cancellato l’aria di festa che di solito, soprattutto nelle città che dichiarano la loro vocazione turistica, di questo periodo non manca mai. E viste le premesse, non poteva francamente, essere diverso. Molteplici le ragioni e, a costo di andare controcorrente, di certo non tutte imputabili solo all’assessore di competenza, dottoressa Moccia di Fraia, obiettivo oggi fin troppo facile da colpire ed utile magari a coprire errori e colpe che hanno anche e soprattutto altre paternità. Il flop delle luminarie ha messo in evidenza i limiti di una gestione che di certo non ha brillato e che invece di attirare visitatori in città li spinge verso altre località.

Che capacità ricettiva ha sviluppato la città di Pozzuoli? La ritieni adatta per accogliere turisti?
Pozzuoli è una città ricca di storia e potenzialità turistica; sarebbe pertanto finalmente ora di promuovere la sua vocazione turistica con progetti mirati e cuciti addosso a tali potenzialità. Progetti in grado di ottimizzare le attrattive del territorio, valorizzando le testimonianze storiche archeologiche presenti, le bellezze paesaggistiche, la cultura dell’enogastronomia locale. Sarebbe finalmente l’ora di credere realmente nel turismo come leva per lo sviluppo economico del territorio. Territorio che, se professionalmente organizzato, gestito e promosso turisticamente, potrebbe diventare per la città una concreta fonte di guadagno. Il turismo è un investimento a lungo termine. Per la maggior parte dei turisti, Pozzuoli non risulta ancora una città da visitare, ma solo uno scalo da utilizzare per raggiungere altre località, come ad esempio Ischia. 

Cosa faresti e cosa non faresti da sindaco? Quali sono le proposte e quali gli errori da non ripetere?
Più che elencare le cose da fare, vorrei indicare alcuni punti che dovrebbero essere al centro dell’attenzione di chi è chiamato a guidare la città. La partecipazione dei cittadini dovrebbe essere il motore della vita pubblica. A tal proposito occorrerebbe valorizzare le tante energie che possono venire da singoli cittadini e dalle associazioni. Bisogna poi garantire trasparenza nell’azione amministrativa con controllo costante del territorio affinché i lavori pubblici vengano eseguiti a regola d’arte e al giusto costo. Attenzione alle cosiddette periferie con l’istituzione di organi di rappresentanza locale, da ascoltare mensilmente per migliorare le condizioni di vita di chi vive nei quartieri. Sapere ascoltare la voce della città, essere realmente il sindaco di tutti ed avere anche l’umiltà di ammettere errori e tornare sui propri passi: questa è la mia proposta.