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MONTE DI PROCIDA/ «Scorretto e irrispettoso» l’ex sindaco attacca Peppe Pugliese

MONTE DI PROCIDA/ «Scorretto e irrispettoso» l’ex sindaco attacca Peppe Pugliese
  • Pubblicato16 Dicembre 2015

pugliese iannuzziMONTE DI PROCIDA – Lo scorso 30 novembre l’Amministrazione guidata dall’attuale sindaco Giuseppe Pugliese modificava la famigerata delibera di Giunta numero 64 del 12 aprile 2012 avente ad oggetto l’ “Individuazione di nuove sedi farmaceutiche nel territorio comunale”. Quest’ultima, sottoscritta dalla precedente squadra di governo targata Iannuzzi, prendendo atto della proposta dell’allora Governo Monti che prevedeva l’apertura di nuovi esercizi farmaceutici ogni 3.300 abitanti, identificava quali zone nelle quali collocare i punti vendita, Casevecchie e via Cappella.

via MiliscolaLA MODIFICA – Indirizzo che il sindaco Pugliese e il suo team decidono di propria sponte di modificare, localizzando un quarto esercizio farmaceutico, anziché in via Cappella, in via Miliscola. Una scelta politica che ha lasciato basito l’ex sindaco Franco Iannuzzi, e per due ragioni: se da una parte ritiene sia d’uopo a tutt’oggi difendere a spada tratta le scelte della sua Amministrazione, dall’altra si dice scettico sul metodo e sul merito adottati dalla neo classe dirigente. Ma andiamo per ordine. Nell’atto “novello” si legge che la decisione di modificare la precedente delibera deriva dal fatto che «in fase della prima individuazione delle sedi farmaceutiche, non si è tenuto in debito conto delle due sedi dislocate nella medesima zona in territorio del Comune di Bacoli ma ricadenti nel nostro distretto farmaceutico».

giuseppe puglieseL’AFFONDO DELL’EX SINDACO – Falso, afferma invece Iannuzzi. «In quanto organo collegiale ne abbiamo assolutamente tenuto conto – sottolinea l’ex Primo Cittadino – Dopo aver individuato la zona di Casevecchie quale luogo dove far sorgere un terzo esercizio farmaceutico sul territorio, rispetto ad un’ulteriore possibilità, abbiamo visto una specificità in Cappella. A dispetto di altre zone, in primis Miliscola che conta all’incirca 57 numeri civici divisi tra Bacoli e Monte di Procida, di cui 28 ricadenti nel nostro Comune ed è oramai satura sia per ciò che concerne la densità di popolazione, nonché le strutture abitative, sia per quanto riguarda l’apertura e dunque la realizzazione di nuovi locali, Cappella ha un enorme potenziale che va guardato anche in un’ottica futura: di sviluppo commerciale, nel settore abitativo, turistico ed economico». E aggiunge: «Hanno agito in maniera scorretta e irrispettosa: per garbo istituzionale avrebbero dovuto quantomeno contattarmi, comunicarmi questa modifica e chiedermi se abbiamo tenuto conto o meno degli esercizi farmaceutici ricadenti nel Comune di Bacoli. Chi gliel’ha detto che non li abbiamo considerati? Io no di certo. Non mi hanno chiamato. E questo è un affronto alla tanto decantata continuità Amministrativa. Dunque, anziché costruire, di sana pianta, una loro interpretazione ad una nostra delibera, avrebbero potuto tranquillamente revocare l’atto deliberativo, darne una motivazione di interesse pubblico, e sottoscriverne uno nuovo».

Francesco P. Iannuzzi“CATTIVA RISPOSTA” – Di qui, l’invito ad una analisi può approfondita circa le necessità di questo paese: «E’ importante altresì valutare con cognizione di causa il piano territoriale di Monte di Procida – conclude Iannuzzi – abbiamo un esercizio farmaceutico nei pressi del centro storico, ovvero in via Roma, un altro in località Cercone, dunque via Principe di Piemonte: a rigore di logica, Casevecchie è un quartiere densamente abitato e necessita certamente di una attività in loco, lo stesso si può ben dire per Cappella. Un sindaco ha il dovere civico e morale di servire i propri cittadini. La scelta di Miliscola è invece una cattiva risposta ad un problema e da un punto di vista politico vale come uno scippo perpetrato ai danni di Cappella». Un ritorno in campo, quello di Iannuzzi che si esaurisce, per il momento, in una difesa, a denti stretti, di scelte politiche che lo hanno visto parte attiva nell’amministrazione del più piccolo dei centri flegrei per oltre trentacinque anni.