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BACOLI AL VOTO- Parla Nello Savoia: «In campo per amore della mia città e della mia gente»

BACOLI AL VOTO- Parla Nello Savoia: «In campo per amore della mia città e della mia gente»
  • Pubblicato22 Maggio 2019
Nello Savoia

BACOLI – In vista delle elezioni amministrative del prossimo 26 maggio abbiamo intervistato i candidati alla carica di primo cittadino di Bacoli per conoscere meglio i loro progetti per la città ed analizzare alcuni punti del programma elettorale. Continuiamo la nostra rubrica con Nello Savoia, candidato sindaco del centrodestra. La coalizione “Cantiere Bacoli” è formata da Forza Italia, Fratelli d’Italia, Direzione Italia, Lega-Salvini e dalla lista civica Aurora Flegrea.

Perché ha scelto di candidarsi come sindaco di Bacoli?
Sono da sempre impegnato in politica, sempre dalla stessa parte, sempre sotto la stessa bandiera e questa sarebbe già una ragione sufficiente a motivare la mia scelta, credendo fortemente che la politica sia uno strumento al servizio delle comunità per cercare di migliorarla e per perseguire una visione del domani. Ma c’è una ragione più grande, una ragione superiore ed è una ragione d’amore. L’amore per la mia città, per la mia gente. Il voler guardare i miei figli domani e raccontargli che ci ho provato a cambiare le cose, che se la loro città non sarà un posto da cui fuggire sarà anche merito mio. Per questo ho accolto la sfida, compulsato da una squadra che mi ha trasferito coraggio, motivazione e la consapevolezza di essere affiancato dalle migliori energie per realizzare davvero la città che abbiamo in mente. 

Che tipo di squadra la affianca?
Una squadra rigorosamente politica, di grande competenza, che unisce le migliori energie, giovani e professionisti impegnati sul territorio che hanno solo da dare a questa città. Una squadra di grande competenza che unisce il centrodestra e realtà civiche a noi vicine, che ci garantisce anche interlocuzione sovracomunale per la risoluzione di problemi di competenza mista con Regione e Stato e soprattutto per attrarre fondi e ricevere la dovuta attenzione anche dall’Unione Europea. Insomma, abbiamo inserito in un circuito virtuoso il meglio che la sana politica può esprimere, mettendo a disposizione ognuno la propria filiera istituzionale solo per Bacoli.

In caso di vittoria quali sono i primi progetti da realizzare?
Tutte le azioni amministrative dovranno tenere conto del dissesto economico finanziario e le prime azioni muoveranno proprio in questo senso, aprire immediatamente un dialogo col Ministero dell’Economia e delle Finanze, anche grazie ai nostri riferimenti istituzionali che siedono in Parlamento, per arrivare il prima possibile all’anno zero ed aprire una nuova fase per la città in cui sia possibile avere la piena disponibilità delle somme. Contestualmente, non intendiamo penalizzare i servizi e per questo ottimizzeremo la macchina comunale, le strutture e prepareremo il terreno per quegli investimenti che riteniamo rappresentare la svolta reale per questo territorio. Chiederemo la gestione diretta dei nostri beni archeologici, faremo interventi seri sulla viabilità anche in concerto coi comuni limitrofi e metteremo a reddito tutto il potenziale della città. Grande attenzione dalla prima ora avrà il tema della sicurezza, per il quale ci siamo già attivati compulsando i nostri Parlamentari ed attualmente è in discussione al Senato una nostra interrogazione.

Quali sono gli interventi necessari perché Bacoli diventi realmente una città turistica?
È necessario innanzitutto intervenire sulla viabilità ma soprattutto sulla mobilità, uscire dal concetto delle periferie e restituire dignità a quelle zone di città, penso a Cuma e Baia ad esempio, che ne rappresentano l’ingresso. In queste due zone immaginiamo di collocare degli info point così che il turista sappia esattamente dove andare e come arrivarci. Intendiamo creare dei percorsi turistici, incentivare le vie del mare e su ferro, riaprire la stazione di Baia e indietreggiare quella di Torregaveta ed avviare una serie di eventi che diventino rassegne rappresentative della città ma soprattutto favorire il commercio ed elevarci a città turistico-ricettiva che nel tempo possa vivere di turismo stanziale e non solo di passaggio, incentivando anche nuove forme di economia con la nascita di b&b ed altre strutture che rispondano ad una domanda crescente.

Perché gli elettori dovrebbero barrare il suo nome sulla scheda elettorale?
Barrando il mio nome si sceglie un’idea di città precisa, che stiamo raccontando in questa campagna elettorale e che stiamo precisando risponderà esattamente a quello che intendiamo fare. Il libro dei sogni non ci appartiene, siamo cittadini, siamo i primi fruitori di servizi che vanno migliorati e potenziati, siamo genitori, figli, abbiamo tante ragioni per provarci e riuscirci e una su tutte una ragione d’amore. Barrare il mio nome significa scegliere una città sicura, scuole sicure, sviluppo sostenibile, ridisegno urbanistico e rilancio del turismo. Barrare Nello Savoia significa voler andare oltre ciò che è stato, abbandonare la politica del fango e del rancore e voler aprire una nuova parentesi per questa città, una parentesi che include uomini e donne di grande spessore che non aspettano altro che passare dalle parole ai fatti.

Come vede Bacoli tra cinque anni?
La nostra ambizione è governare 10 anni, portare a compimento ogni impegno assunto. Per rispondere a questa domanda dovremmo conoscere l’esito delle urne del 26 maggio ma siamo certi che la città ci premierà, ci darà fiducia e ne sentiremo tutta la responsabilità ricambiando questa fiducia con instancabile impegno. Se questi 5 anni vedranno la mia amministrazione governare i processi, sono certo che Bacoli sarà un posto più vivibile, più sicuro, in cui trascorrere il tempo libero, in cui crescere i nostri figli, in cui investire il nostro futuro. Sarà la città delle opportunità e occasioni non più mancate o perse. Noi siamo pronti, ora i cittadini dovranno fare la loro parte, prima scegliendo la nostra squadra e poi partecipando alle scelte che li riguarderanno direttamente, insieme a noi, che non faremo mai mancare l’ascolto, la proposta e l’azione.