Close
In Evidenza Pozzuoli

Tre volte sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia arrestato e trasferito in carcere

Tre volte sindaco di Pozzuoli, Vincenzo Figliolia arrestato e trasferito in carcere
  • Pubblicato15 Gennaio 2024

POZZUOLI – Nato a Pozzuoli il 6 settembre 1962, Vincenzo Figliolia ha indossato la fascia tricolore della sua città per ben tre volte. Viene eletto alla guida di Pozzuoli nel 2001 con una coalizione di centrosinistra (liste civiche), ma non riesce a portare a termine il mandato in quanto il Comune viene sciolto per infiltrazione camorristica. Nel 2005 viene rinviato a giudizio e la gestione del Comune viene affidata per la durata di diciotto mesi a una commissione straordinaria. Nel 2008, dopo più di 4 anni dall’avviso di garanzia, arriva l’assoluzione dal Tribunale di Napoli dai reati di abuso di ufficio per mancati controlli al Mercato Ittico, vicenda per la quale il ministero degli Interni nel dicembre 2005 scioglie il Consiglio comunale di Pozzuoli. Vincenzo Figliolia non fa passi indietro e si riprende la scena politica: viene eletto sindaco della città nel 2012 con la coalizione PD, Democrazia Cristiana, SEL, IDV, Verdi, Lista Civica. Nel 2017 cala il bis e viene riconfermato primo cittadino di Pozzuoli con la coalizione Idea Pozzuoli, Partito Democratico, Dl Democrazia e Libertà, Federazione dei Verdi, Per Pozzuoli Rete Civica, Campania Libera, Uniti per Pozzuoli, Centro Democratico, lista civica Con la Città. In quell’anno, Figliolia figura tra gli indagati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per i lavori di adeguamento igienico-sanitario eseguiti al mercato ittico e ortofrutticolo al dettaglio di via Fasano. La notizia viene diffusa dallo stesso Figliolia, dopo aver ricevuto l’avviso, da parte della Procura, di una proroga delle indagini.

LE INDAGINI – Prima della fine del secondo mandato, Figliolia viene iscritto nel registro degli indagati nell’ambito di un’inchiesta coordinata dai magistrati della Dda Stefano Capuano e della II sezione pubblica amministrazione della Procura, Immacolata Sica. Per gli inquirenti ha ricevuto soldi e la promessa di posti di lavoro per favorire la società vincitrice dell’appalto per l’affidamento del primo lotto del Rione Terra. Nel mirino degli inquirenti finiscono le procedure e le modalità dei bandi di gara per l’affidamento in concessione del patrimonio immobiliare del lotto A del Rione Terra; la concessione per venti anni del parcheggio multipiano di via Napoli e dell’ex Cava Regia, quest’ultima interessata da interventi di riqualificazione ambientale. A giugno 2022, quando Pozzuoli torna al voto, Figliolia viene eletto in Consiglio comunale con 1.948 preferenze. Fa il record di preferenze, ma fa anche i conti con una nuova tegola sulla testa: Figliolia viene indagato per concussione e peculato. Secondo gli inquirenti avrebbe consegnato a una donna buoni spesa Covid-19 in cambio di prestazioni sessuali consumate in Comune. A carico di Figliolia registrazioni delle microspie e telecamere nascoste nel Municipio dalle forze dell’ordine.

L’ARRESTO – Oggi l’ex sindaco di Pozzuoli è stato arrestato dai militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza e dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli. Al centro dell’inchiesta, che vede indagate 11 persone, presunte turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli; ipotesi di corruzione per l’aggiudicazione di un’altra pubblica concessione; presunte intermediazioni illecite sia per l’affare della conversione in struttura alberghiera del Rione Terra e anche per altri appalti pubblici. I reati, contestati a vario titolo, sono concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti. Il gip ha disposto il carcere per Vincenzo Figliolia (accusato di turbata libertà degli incanti e corruzione ndr), tre volte sindaco della città di Pozzuoli e recordman di preferenze alle ultime elezioni comunali. Dopo l’interrogatorio di garanzia, la difesa potrà proporre ricorso al tribunale del Riesame.