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TRASPORTI/ Sciopero casellanti, diffidata la società. Il Codacons chiede i danni. L’assessore Vetrella «Situazione grave»

TRASPORTI/ Sciopero casellanti, diffidata la società. Il Codacons chiede i danni. L’assessore Vetrella «Situazione grave»
  • Pubblicato15 Marzo 2013
La stazione "Cappuccini" della Cumana

CAMPI FLEGREI – Terzo giorno consecutivo di disagi per gli utenti che usufruiscono delle linee Cumana e Circumflegrea, gestite da circa due mesi dalla holding regionale dei trasporti Eav, a seguito della fusione all’interno di quest’ultima delle tre aziende di trasporto regionale (Sepsa, Circumvesuviana e Metrocampania Nord-Est). Disagi che nascono dalla sciopero degli addetti ai passaggi a livello, che da diversi mesi non percepiscono lo stipendio. Nella giornata di ieri, in merito a questa situazione, sono arrivate le dichiarazioni dell’assessore regionale al ramo Sergio Vetrella. Intanto,in difesa degli utenti arriva il Codacons di Napoli, che al riguardo ha già pronto il ricorso al Tar.

IL COMUNICATO – “In questi giorni si registrano problemi sulle linee della Cumana e della Circumflegrea, dovuti alle proteste dei lavoratori dei passaggi a livello appartenenti alla società Sacom, che gestisce tale servizio per conto di Eav – ha dichiarato l’assessore Vetrella attraverso il comunicato diffuso nella giornata di giovedì –  La situazione risulta estremamente grave in quanto non sempre è stato fornito il servizio di navetta sostitutivo, fermo restando che anche laddove lo stesso sia disponibile, non è assolutamente accettabile sostenere il flusso di viaggiatori con un servizio di navetta. E’ stato evidenziato all’Eav che l’interruzione del servizio è giustificata solo da causa di forza maggiore e che l’agitazione del personale Sacom non rientra di certo in questa casistica, per cui l’Eav ha comunque l’obbligo di garantire i collegamenti ferroviari. La Società è stata diffidata ad attuare immediatamente ogni azione per garantire un servizio efficiente all’utenza, fermo restando che, come ormai avviene da quando mi sono insediato, le somme corrispondenti ai servizi non resi saranno decurtate da quelle che la società riceve a copertura del contratto di servizio, oltre all’applicazione delle relative sanzioni.

LA PROTESTA – Per quanto riguarda il problema da cui nasce la protesta dei dipendenti impegnati nel servizio dei passaggi a livello, che, come gli stessi mi hanno segnalato da tempo, – si legge ancora nella nota –  è da diversi mesi che non percepiscono lo stipendio, l’Eav deve assolutamente ed immediatamente trovare una soluzione definitiva. Fino ad oggi gli ostacoli che hanno compromesso il regolare pagamento degli stipendi, non solo ai lavoratori di Sacom e delle altre aziende dell’indotto, ma anche a quelli dell’intero gruppo, erano l’enorme debito che gravava sulle spalle di Eav e il problema di non poter pagare direttamente la stessa, ma erogare i fondi con il tramite di IFITALIA. Ho portato avanti una battaglia strenua per fare in modo che venisse approvato un piano di risanamento garantito da una legge e da fondi statali. Oggi, dopo i ritardi del Governo nel dare attuazione alla legge, il processo è in corso, grazie anche alla grandissima sensibilità del commissario ad acta, dr. Pietro Voci. Di concerto con il commissario, ho garantito una prima disponibilità di 74 milioni, annullando quindi i due ostacoli che frenavano il regolare andamento del servizio ed il pagamento degli stipendi. Nel vortice di contatti che sto tenendo per risolvere il problema dei lavoratori dei passaggi a livello, però, è emerso, con mia grandissima sorpresa, che anche la Sacom ha ceduto i propri contratti e che non è in regola con il versamento dei contributi previdenziali. Questi problemi, pur potendo contare, L’Eav, sulle risorse necessarie, stanno bloccando i pagamenti. Per fare chiarezza e chiedere ad Eav ed alla Sacom una soluzione immediata, ho convocato ad horas presso i miei uffici una riunione con gli interessati”.

GENNARO VOLPE