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TRAGEDIA POZZUOLI/ I medici volontari: «In 48 ore si potrebbe trasferire la piccola Francesca a Lecco»

TRAGEDIA POZZUOLI/ I medici volontari: «In 48 ore si potrebbe trasferire la piccola Francesca a Lecco»
  • Pubblicato9 Settembre 2013
Uno degli aeromobili utilizzati per il traporto dei pazienti neonatali

POZZUOLI – Mentre si aspetta la notizia, ufficiale e definitiva, sulla presenza di un aereo che possa trasferire la piccola Francesca a Lecco, dove l’attendono cure specialistiche di riabilitazione, continua la gara di solidarietà da parte di medici e specializzati. La piccola di tre anni, più volte operata al Santobono di Napoli, sopravvissuta al tragico incidente di Monteforte Irpino, attende di essere trasferita al centro “La nostra famiglia” di Lecco. Molti gli appelli lanciati dalla mamma, Annalisa Caiazzo, in cui chiedeva aiuti affinché si trovasse un aereo per il trasferimento. Al suo appello hanno risposto i medici di “Medical Fly”,  Pietro Internicola e Roberto Sorrentino, specializzati in voli neonatali per bambini affetti da gravi patologie con aeroambulanze, pronti ad offrire tutto il personale medico, un infermiere e l’equipaggiamento necessari durante il viaggio in aereo. Ma, nonostante la disponibilità medica, continuano gli indugi e i rallentamenti su quale mezzo trasferire la bambina.

UN AEREO DELL’AERONAUTICA? – «Stamattina ho avuto un incontro telefonico con l’assessore comunale di Pozzuoli alle Politiche Sociali, Teresa Stellato – dice il medico Pietro Internicola – e le ho prospettato tutte le opzioni per poter effettuare al più presto il trasferimento della piccola, ella mi ha detto che c’è la possibilità, non confermata, di avere un aeromobile dell’Aeronautica Militare. E’ una possibilità molto remota in quanto l’Accademia difficilmente mette a disposizione un aereo per questi scopi e, semmai lo facesse, sarebbe molto costoso. Comunque, anche in questo caso, daremo tutto il nostro supporto ed equipaggiamento medico. Ma per ora ancora non ci sono conferme, l’unico che ha avuto contatti con l’Aeronautica è stato il comandante dei Vigili di Pozzuoli».

USARE UN MEZZO DELLA REGIONE – E cosa resta da fare? «Ho pensato a un’altra opzione – aggiunge Internicola – ossia di utilizzare un jet, che ha base a Capodichino, destinato normalmente da parte della Regione Campania, al trasporto organi, il comandante sarebbe anche d’accordo e noi lo equipaggeremo con tutto lo strumentario adatto al trasporto di un paziente. L’aereo è già pagato dalla Regione quindi sarebbe a costo zero, abbiamo solo bisogno del consenso della mamma della piccola, un referto clinico dei medici del Santobono e una documentazione da parte della struttura di Lecco che garantisca di poter accogliere la bambina. Sarebbe la soluzione più economica, ossia a costo zero, e anche la più veloce, avuta la documentazione, entro 48 ore potremmo partire».

DA PARTE DEI MEDICI UN GRANDE AIUTO – I medici di “Medical Fly” hanno vagliato tutte le opzioni per accelerare la situazione e permettere che la piccola degente fosse trasferita al più presto. Avevano anche preso contatti con un pilota e un copilota i quali, sempre gratuitamente avrebbero messo a disposizione un aereo equipaggiato per i bambini di tipo “P.I.C.U.” (Pediatric Intensive Care Unit) per il quale ci sarebbe da affrontare solo i costi vivi. Allo stesso tempo, anche la “RGR 200” del “Gruppo Esposito” che collabora con la “Medical Fly”, aveva annunciato di voler mettere a disposizione un’ambulanza per consentire il trasferimento della piccola Francesca dall’ospedale all’aeroporto.

VIOLETTA LUONGO