Terra dei fuochi al setaccio: 32 denunce e 10 sequestri ad ottobre



CONTROLLI DALL’ALTO – I controlli, effettuati anche mediante l’utilizzo di droni, hanno consentito di raggiungere aree altrimenti inaccessibili. Ed è proprio grazie a tale dispositivo che i militari hanno individuato innumerevoli roghi di rifiuti accesi tra i comuni di Napoli, Giugliano in Campania, Marigliano e Cicciano. Ancora a Marigliano, i carabinieri hanno sanzionato il titolare di un’officina meccanica, responsabile di aver scaricato acque reflue industriali nelle condutture fognarie del comune. Per l’imprenditore, un 51enne del posto, anche il sequestro dell’attività. Identica sorte e condotta per una 44enne di Palma Campania, la cui azienda sversava senza autorizzazione i liquami di scarto prodotti dalla produzione di capi d’abbigliamento. A Giugliano denunciato il titolare di uno stabilimento industriale di produzione di minuteria metallica per stoccaggio e smaltimento non autorizzato di rifiuti. Nel piazzale dell’azienda trovati complessivamente 65 mc di rifiuti pericolosi e non pericolosi: guaine bituminose, stracci e segatura intrisi di oli e solventi, imballaggi di carta, cartone, imballaggi metallici, in plastica e legno. Nello stesso comune, nei primi giorni del mese scorso, denunciati 5 amministratori unici di aziende impegnate nella raccolta dei rifiuti e 10 autisti di autocompattatori. Incolonnati all’ingresso dello STIR, i veicoli sanzionati avevano rilasciato su strada grandi quantità di liquami inquinanti. Segnalato all’Autorità Giudiziaria per smaltimento illecito di rifiuti anche il proprietario di un terreno alle porte di Pomigliano D’Arco. Durante un controllo dei carabinieri individuato un cumulo di circa 800 metri quadrati nel quale erano accatastati travetti di cemento, lamiere in ferro, plastiche e vetri. I controlli, effettuati su larga scala, continueranno senza sosta.