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Successo per il ritorno di “Zeus in Trono” nei Campi Flegrei

Successo per il ritorno di “Zeus in Trono” nei Campi Flegrei
  • Pubblicato28 Ottobre 2018

CAMPI FLEGREI – È ritornata a casa la statua di Zeus in Trono, accolta dalla mostra organizzata per l’occasione “Il Visibile, l’Invisibile e il Mare”, presso il Castello Aragonese di Baia inaugurata sabato 27 ottobre 2018. Esposta nella sala Polveriera, al museo archeologico dei Campi Flegrei, è accompagnata da altre undici sculture inedite che raccontano la Terra del Mito, racchiusa tra mare e terra e caratterizzata da vulcani e fenomeni geologici che ne hanno delineato nel tempo tratti unici, esaltando e conservando lo splendore di un patrimonio immenso. “Zeus in Trono” è stato esposto per 25 anni nelle sale del Getty Museum di Los Angeles, dopo essere finito in un giro di ricettatori. Grazie alle indagini condotte delle autorità italiane e le informazioni fornite al museo californiano – che da anni collabora per far chiarezza sulle provenienze di alcune opere entrate nelle sue collezioni – è stato possibile ottenere la restituzione dell’opera. Operazioni congiunte della Procura di Napoli e della Guardia di Finanza, hanno permesso il ritorno a luglio dello scorso anno in Italia. Ospitata al Mann – Museo Archeologico Nazionale di Napoli, ha fatto oggi ritorno in quella che dovrebbe essere la sua reale area di provenienza.

IL RITORNO – «Abbiamo un valido sistema giuridico di tutela, per recuperare il nostro patrimonio – ha spiegato Tiziana Coccoluto, Capo Gabinetto del Mibac – Il ritorno di Zeus oggi è importante perché evidenzia la volontà di un’intera comunità pronta a ritrovare e diffondere le proprie radici. L’autonomia di un Parco è un valore aggiunto nella gestione museale perché crea autonomia per ricerca e collaborazione, fondamentali per la crescita culturale». Alla presentazione hanno partecipato anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Giovanni Melillo; il Console generale degli Usa a Napoli, Mary Ellen Countryman; il sostituto procuratore presso la Procura di Napoli, Ludovica Giugni e il magistrato americano di collegamento con l’Italia, Cristina Posa.