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Strigliata alla giunta di Pozzuoli: «Diecimila euro per un concerto ‘fantasma’»

Strigliata alla giunta di Pozzuoli: «Diecimila euro per un concerto ‘fantasma’»
  • Pubblicato11 Settembre 2019
Raffaele Postiglione, consigliere comunale di “Pozzuoli Ora!”

POZZUOLI – Diecimila euro di soldi pubblici per un concerto tenutosi il 26 maggio al Rione Terra di Pozzuoli. Un evento del quale si viene a sapere qualcosa soltanto in questi giorni, quando la delibera di giunta che affidava i diecimila euro (la n. 89) è stata pubblicata sull’albo pretorio, con ben tre mesi di ritardo. Un evento per il quale non c’era notizia né sul profilo ufficiale del Comune di Pozzuoli, né sui profili social di sindaco e assessori competenti. «Quello che è accaduto – afferma Riccardo Volpe, portavoce di Pozzuoli ORA – è qualcosa di profondamente vergognoso, sotto diversi aspetti. Vergognoso sotto il profilo della partecipazione: noi siamo dell’idea che anche un solo euro pubblico debba essere affidato in maniera quanto più partecipata possibile, con bandi di gara e manifestazioni d’interesse. Vergognoso sotto il profilo del marketing territoriale: non una pubblicizzazione, non una comunicazione, zero di zero. E’ vergognoso per la mancanza di trasparenza. Insomma – conclude Volpe – al peggio non c’è mai fine e mai ci stancheremo di dire che la città merita molto di più di questo patetico teatrino di incompetenti».

L’ATTACCO – Ed è proprio sulla questione trasparenza che il movimento, tramite il proprio consigliere comunale, è intenzionato a chiedere spiegazioni per la pubblicazione tardiva. «La questione eventi e promozione – afferma Raffaele Postiglione, consigliere comunale di Pozzuoli ORA – assume profili sempre più imbarazzanti, ma allo stesso tempo non più sostenibili: continuiamo a investire risorse e contestualmente perdere occasioni importanti per lo sviluppo del territorio. La vicenda mette in luce anche un altro aspetto, ancora una volta la totale mancanza di trasparenza. Siamo nell’epoca della digitalizzazione, delle “case comunali di vetro”, ed un atto, che tra l’altro impegna dei soldi, viene pubblicato oltre tre mesi dopo la sua approvazione. Un fatto – conclude Postiglione – del quale dovrà rispondere il responsabile per la trasparenza del nostro Ente».