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Strage a Barcellona, il racconto shock di un puteolano: «Ho sentito sparare e visto morti e feriti»

Strage a Barcellona, il racconto shock di un puteolano: «Ho sentito sparare e visto morti e feriti»
  • Pubblicato17 Agosto 2017

BARCELLONA – A Michele Bellofiore, fotografo di Pozzuoli, trema ancora la voce mentre parla al telefono con la nostra redazione. Pochi minuti prima aveva visto la morte con gli occhi mentre passeggiava sulla Rumbla insieme agli amici con i quali è in vacanza a Barcellona. Il gruppo di puteolani era a pochi metri dal furgone che oggi ha travolto decine di persone uccidendone 13 e provocando oltre 50 feriti (numeri non definitivi che sembrano destinati a salire). «All’improvviso abbiamo sentito degli spari, mi sono voltato ed ho visto alcune donne a terra. Una era morta. -racconta il fotografo- Abbiamo iniziato a correre e ci siamo rifugiati in un’altra strada. E’ stato terribile».

ALBERGO OFF LIMITS – L’attacco terroristico è avvenuto questo pomeriggio intorno alle 17, in una delle zone più affollate e frequentate dai turisti. In questi minuti Bellofiore si trova in una piazza da cui è praticamente impossibile allontanarsi per motivi di sicurezza. Irraggiungibile anche l’albergo dove sta soggiornando, in quanto è posizionato nella zona rossa attualmente tenuta sotto controllo dalla polizia e interdetta a residenti e turisti «Ora ci troviamo in una piazza e non possiamo oltrepassare i nastri messi dalla polizia. E’ difficile muoverci e la paura è tanta. Non sappiamo nemmeno se ci faranno rientrare in albergo perchè è vicino al punto dell’attentato. Comunque -conclude Bellofiore- non vediamo l’ora di riprendere le valigie e tornare in Italia visto che questa vacanza si è trasformata in una tragedia»

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