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SCIAME SISMICO/ Il sindaco Figliolia rassicura i puteolani

SCIAME SISMICO/ Il sindaco Figliolia rassicura i puteolani
  • Pubblicato7 Settembre 2012
Figliolia con la fascia tricolore

POZZUOLI –  Il sindaco Vincenzo Figliolia rassicura la popolazione dopo lo sciame sismico registrato oggi a Pozzuoli «Da ore sono in costante contatto con il direttore dell’Osservatorio Vesuviano e con i tecnici dell’Ingv e della Protezione Civile Nazionale per monitorare e seguire l’evolversi dello sciame sismico che questa mattina ha colpito Pozzuoli, nell’area di Arco Felice – ha spiegato il primo cittadino –  Da parte dell’amministrazione comunale c’è la massima attenzione, ma da parte dei tecnici abbiamo avuto ampie rassicurazioni su quanto accaduto.

“FENOMENO TIPICO” – Secondo il direttore dell’Osservatorio – prosegue Figliolia –  sono fenomeni sismici di modestissima entità, che rientrano nel più generale quadro del fenomeno di innalzamento della crosta terrestre per il bradisismo che dal 2005 ad oggi sta facendo sollevare la terra a Pozzuoli di circa 20 centimetri l’anno. Un fenomeno tipico, che non preoccupa affatto i tecnici i quali hanno anche categoricamente escluso qualsiasi eventuale collegamento con le trivellazioni nell’area di Bagnoli. Trivellazioni, tra l’altro, che sono ferme da oltre un mese e che sono arrivate a 200 metri di profondità. Un valore ben lontano dalle camere magmatiche.

L’APPELLO –  Invito, pertanto, la popolazione a stare tranquilla, evitando fenomeni di psicosi di massa. Noi siamo vigili e attenti. Al Comune abbiamo già attivato un gruppo di lavoro che sta anche accelerando la revisione del piano comunale di protezione civile. Un piano fermo al 1984 che la mia prima giunta comunale, dal 2002 al 2006, iniziò a rivedere e riformulare ma che la fine anticipata di quella esperienza impedì di attuare. Da allora si sono alternati sindaci e commissari prefettizi ma nessuno ha messo più mano alla revisione del piano, cosa che abbiamo fatto noi a partire dal mio insediamento a giugno di quest’anno, in attesa di avere il Piano nazionale di protezione civile che dovrà essere approvato dalla Commissione Nazionale Grandi Rischi».