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«Restituire dignità ai siti archeologici di Pozzuoli»

«Restituire dignità ai siti archeologici di Pozzuoli»
  • Pubblicato16 Settembre 2020

POZZUOLI – «A Pozzuoli ‘è nato l’Occidente’ disse l’archeologo inglese Paget. E come lui grandi poeti del passato hanno esaltato il comune che fu il porto mediterraneo di Roma e l’intera area flegrea per essere scrigno di storia e leggende greche e romane. Ma, nonostante la pregevole ricchezza che ha nel Dna, Pozzuoli e i Campi Flegrei tutti non riescono a brillare come Pompei. Questo perché i tesori di questa zona archeologica sono spesso abbandonati o mal trattati. Una condizione inaccettabile, alla quale va data una spallata». Nicola Perna, impegnato da 27 anni nel sociale con l’Associazione Carlo La Catena (il giovane vigile del fuoco napoletano ucciso nella strage di via Palestro a Milano) di cui è presidente, scende in campo nelle imminenti Regionali in Campania. E’ candidato con la lista “+ Campania in Europa”, la lista di “Più Europa” schierata a sostegno del governatore uscente Vincenzo De Luca, e in cima ai suoi programmi vi è la volontà di fare sì che Pozzuoli occupi un posto d’onore nei circuiti turistici nazionali e internazionali.

I SITI PUTEOLANI – «La Campania può e deve diventare il motore del Sud, ma ciò accadrà solo puntando sulle risorse locali, su ciò che i nostri territori offrono. In quest’ottica Pozzuoli merita un’attenzione particolare perché è stata ed è calpestata», dice Nicola Perna. Gli esempi concreti non mancano. «Penso ad esempio al Tempio di Serapide, a due passi dal lungomare e anche da attività di ristorazione che attirano moltissime persone: è inaccettabile che per oltre un anno l’impianto di illuminazione sia rimasto spento e poi accesso ad intermittenza con continui blackout. E’ inaccettabile che di sera ci si imbatta in una indistinta macchia scura, quando la giusta illuminazione realizzata e donata dal Premio Civitas potrebbe restituire un impareggiabile spettacolo. Non se la passa meglio lo stadio Antonino Pio, che ha una storia travagliata». Per Nicola Perna molto di più, inoltre, si potrebbe e si dovrebbe fare per valorizzare l’Anfiteatro Flavio e il Castello di Baia: «Purtroppo gli esempi sono tanti, come raccontano i molteplici articoli di cronaca che da anni raccontano i momenti di degrado che, a periodi alterni, abbracciano siti di una bellezza impareggiabile». Per Nicola Perna la priorità è rilanciare Pozzuoli e l’area flegrea intervenendo sulla gestione di queste risorse e in seguito realizzando «un percorso turistico integrato, anche grazie al supporto di un software, in grado di consentire ai visitatori di accedere ai siti archeologici e culturali del territorio flegreo, individuare le attività alberghiere e di ristorazione sul territorio, creare infopoint». «Pozzuoli – conclude Perna – merita un posto in prima fila in questo progetto di sviluppo cui, insieme a ‘Più Campania in Europa’, intendo contribuire senza risparmiare energie».