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QUARTO/ Tutti uniti contro Rosa Capuozzo: nasce il Coordinamento di tutela del cittadino

QUARTO/ Tutti uniti contro Rosa Capuozzo: nasce il Coordinamento di tutela del cittadino
  • Pubblicato11 Novembre 2016

aula_quartoQUARTO – Tutti uniti contro l’amministrazione Capuozzo e la maggioranza che la sostiene. In estrema sintesi, è questo il legante tra chi si ha deciso di unirsi fondando il “Coordinamento di tutela del cittadino” che vede uno di fianco all’altro Quarto Bene Comune, Protagonismo Sociale, Socialisti italiani e Verdi.

DUE CAVALLI DI TROIA – E che conterà come cavallo di Troia sui due consiglieri di opposizione, Antonio Brescia e Francesco Passaro: il primo seduto nel gruppo misto, il secondo eletto con la civica Protagonismo Sociale. «La città di Quarto versa in uno stato di abbandono e degrado senza precedenti, dovuto unicamente alla incapacità ed inefficienza degli attuali variopinti amministratori  – spiegano i fondatori del neonato Coordinamento – I cittadini sono privati del tutto dei servizi essenziali e vi è una sconcertante carenza in tutti i settori primari, quali: viabilità, scuole, strutture sportive e ricettive, sicurezza pubblica, decoro urbano, assistenza sociale e sanitaria, lavori pubblici e di ogni altro settore contiguo ed essenziale alla protezione e crescita del territorio».

rosa_capuozzoBATTAGLIA EXTRA-CONSILIARE – Il Coordinamento si rivolge direttamente ai cittadini, a loro viene chiesto, tramite i rappresentanti dello stesso soggetto, di «segnalare le problematiche del territorio e per attuare immediatamente tutti i rimedi esperibili ed utili ai soddisfacimento delle loro esigenze, in contrapposizione con chi, direttamente o indirettamente, sostiene o affianca i responsabili del decadimento territoriale». Dunque, una sorta di mega alleanza extra-consiliare che potrà contare su chi invece siede nell’emiciclo di piazzale Europa per portare sì le istanze dei cittadini, ma anche per pungolare l’attività politica del primo cittadino. E chissà, a questo punto, se vedremo seduti in aula lo stesso Brescia e Passaro, quest’ultimo grande assente da diverso tempo. O semmai con la loro assenza, magari accompagnata da altre poltrone vuote, riuscire a far scricchiolare il già risicato numero legale.