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QUARTO/ Si litiga anche su Peppino Impastato, scintille tra il sindaco e i giovani

QUARTO/ Si litiga anche su Peppino Impastato, scintille tra il sindaco e i giovani
  • Pubblicato12 Maggio 2016

impastatoQUARTO – In città si litiga persino su un simbolo della legalità come lo è la figura di Peppino Impastato, a cui è dedicata dal 2009 l’aula consiliare di piazzale Europa. E i toni non sono dei più leggeri. Un botta e risposta dai toni durissimi quello tra il sindaco Capuozzo e l’associazione Quarto Giovane.

IL RICORDO DEL SINDACO – La polemica è nata dopo alcune esternazioni dell’associazione attorno alla “spendita” del nome di Peppino Impastato da parte del primo cittadino, in occasione della ricorrenza dell’assassinio dell’attivista palermitano. La fascia tricolore aveva ricordato la sua figura con queste parole: «Oggi la nostra storia ricorda uno dei simboli della lotta alle mafie. Proprio il 9 maggio di 37 anni fa veniva assassinato Peppino Impastato, reo di aver smosso le coscienze popolari, con la sua politica volta alla legalità e ribellandosi al malaffare. A lui è dedicata la nostra aula consiliare: la speranza è che questa dedica serva a tener vivo nell’animo di tutti il suo insegnamento e non resti mera commemorazione. La mafia uccide, il silenzio pure».

DURO ATTACCO DELL’ASSOCIAZIONE – Tanto è bastato per scatenare la dura risposta di Quarto Giovane: «Come può il primo cittadino di Quarto ricordare il sacrificio del giovane Impastato ucciso dalla mafia siciliana 37 anni fa? Con quale coerenza un sindaco che deve la sua poltrona e il suo stipendio anche ai voti poco chiari, secondo quanto emerso ad oggi dalle indagini della Procura, come può inneggiare – assumendone il simbolo – ad un ragazzo ucciso solo perché lottava per affermare la legalità?». La replica del sindaco Capuozzo non si è fatta attendere ed è altrettanto dura: «Leggiamo sgomenti l’improvvida uscita di Quarto Giovane, che oltre ad arrogarsi il diritto di stabilire se questa amministrazione sia degna o meno di tener vivo il ricordo di un martire della criminalità mafiosa, quale Peppino Impastato, si concede anche la licenza di ritenere che gli elettori del sindaco siano in qualche modo legati alla camorra. L’associazione Quarto Giovane dimentica o finge di dimenticare che nelle indagini tuttora in corso nessun addebito è stato mosso al Sindaco che, anzi, figura addirittura parte lesa. Se aver opposto resistenza a pressioni è causa ostativa all’ottenimento delle patenti di moralità e legalità che Quarto Giovane ritiene di poter dare, ce ne faremo una ragione. Alle offese che si muovono sul piano personale non riteniamo sia il caso di rispondere: le liti da cortile le lasciamo a chi è più avvezzo a muoversi in certi contesti».

LITE ANCHE SUL PUC – Tra gli argomenti contestati dall’associazione, poi, anche la redazione del Puc, il Piano urbanistico comunale. Quarto Giovane attacca: «In questo mese di maggio cade l’anniversario di una delibera commissariale che fissava le linee guida del Piano Urbanistico, annullato e poi scomparso dai radar». Ed anche su questo punto è arrivata puntuale la risposta della fascia tricolore: «La revoca del Puc non c’è mai stata: è stata semplicemente posticipata la pubblicazione del preliminare di Puc anche questa sarà una dimenticanza, visto che più volte, e nelle sedi opportune, abbiamo chiarito questo punto. Pertanto chiediamo a tutte le associazioni sul territorio collaborazione, sprecare energia per fomentare inutili polemiche non porterà da nessuna parte».