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QUARTO/ Minacce al sindaco «De Robbio lasci il consiglio comunale» – LE INTERCETTAZIONI

QUARTO/ Minacce al sindaco «De Robbio lasci il consiglio comunale» – LE INTERCETTAZIONI
  • Pubblicato27 Dicembre 2015
Il consigliere Giovanni De Robbio, espulso dai 5 Stelle
Il consigliere Giovanni De Robbio, espulso dai 5 Stelle

QUARTO – «Giovanni De Robbio si dimetta, dimostrando almeno un po’ di buon senso». L’auspicio che il consigliere comunale indagato per tentata estorsione aggravata e voto di scambio lasci volontariamente il consiglio comunale arriva direttamente dal sindaco della città, Rosa Capuozzo.

IL PRESUNTO RICATTO – La fascia tricolore, secondo le indagini del pm Woodcock, sarebbe stata la “vittima” di De Robbio, attraverso una velata minaccia: o accontentava il militante del Movimento 5 Stelle (dal quale De Robbio è stato espulso)  o sarebbero venute fuori le “carte” della pratica di condono dell’abitazione dello stesso sindaco.  Cosa poi realmente avvenuta durante i primi giorni di novembre, quando un plico contenente copie della pratica e una fotografia aerea risalente al 2003, venne inviato ai capigruppo facendo scoppiare una polemica che ancora tarda a spegnersi.

capuozzoLE INTERCETTAZIONI – Tra le accuse c’è anche quella di voto di scambio, reato contestato anche ad Alfonso Cesarano, titolare dell’omonima ditta di onoranze funebri. Nelle mani degli inquirenti diverse intercettazioni telefoniche. In una di queste – registrata all’indomani del primo turno elettorale che vide andare al ballottaggio i 5 Stelle e la coalizione di centrodestra con Gabriele di Criscio candidato sindaco. – parla il figlio di Cesarano, non indagato:  «Adesso si devono portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di 80 anni si devono portare là sopra e devono mettere la X sul Movimento Cinque Stelle che è la cosa fondamentale… perché se non sale il M5S con la maggioranza teniamo sempre il problema… hai capito no». In un altro “passaggio” il figlio di Cesarano spiega al suo interlocutore come il “loro” consigliere di riferimento gli torni utile in caso di vittoria: «L’assessore glielo diamo noi praticamente, cioè lui non se lo prende … glielo diamo noi… e questo assessore che gli diamo noi… lui ci deve dare quello che noi ci abbiamo detto che ci deve dare».

UN “POSTO” IN CAMBIO DI VOTI – Gli altri indagati sono il geometra Giulio Intemerato e Mario Ferro. Il primo avrebbe accompagnato De Robbio nell’abitazione del sindaco, quando alla Capuozzo sarebbe stata mostrata la foto aerea di casa sua; il secondo(tra l’altro già assessore ai Trasporti nella giunta di centrosinistra guidata dall’allora sindaco Secone, avrebbe chiesto un “posto” al cimitero per il figlio in cambio di appoggio elettorale.

LE REAZIONI – La bufera che sta investendo la prima amministrazione 5 Stelle della Campania sta anche scatenando reazioni da più parti politiche. Dopo la richiesta al Prefetto  di una commissione di accesso al Comune flegreo da parte del consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli, anche l’opposizione locale si fa sentire. Chiedendo la convocazione di un consiglio comunale straordinario per domani mattina. I consiglieri dell’opposizione di centrodestra si dicono «preoccupati per la trasparenza e la correttezza dell’azione amministrativa» e chiedono «chiarimenti al sindaco», aggiungendo di essere «fiduciosi dell’operato della magistratura e garantisti dell’azione giudiziaria verso le persone indagate».

“SINDACO, SI DIMETTA” – In occasione del congresso del Partito Democratico che si sta svolgendo in queste ore, gli esponenti del Pd locale chiedono al sindaco di dimettersi: «Le vicende tragiche dell’Amministrazione locale del Movimento 5 Stelle, rendono ancor di più essenziale la nostra unità politica. Negli ultimi 7 mesi abbiamo assistito a parentopoli, a presunti abusi edilizi, a gestioni opache della cosa pubblica fino ai fatti di qualche giorno fa con evidenti infiltrazioni del malaffare organizzato nella gestione diretta della cosa pubblica. Tenuto conto del nostro garantismo giudiziario, la vicenda politica imporrebbe, prima di un ennesimo scioglimento amministrativo, le dimissioni del sindaco e dell’intero consiglio comunale per portarci a nuove elezioni nella primavera del 2016».