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QUARTO/ Colpo al clan Polverino, arrestato il volto imprenditoriale della cosca

QUARTO/ Colpo al clan Polverino, arrestato il volto imprenditoriale della cosca
  • Pubblicato27 Ottobre 2022

QUARTO – Arrestato il volto imprenditoriale del clan Polverino. L’accusa è di trasferimento fraudolento di valori aggravato dal fine di favorire gli interessi del sodalizio criminale operativo tra Quarto e Marano. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di Renato Simeoli, 47enne figlio dell’imprenditore Angelo, noto sul territorio di Marano come “Bastone”. Secondo gli inquirenti, insospettiti dal cambio di gestione di una società di ristorazione, l’uomo si occupava degli interessi commerciali ed economici della cosca. Dalle indagini è emerso, infatti, che il ristorante Villa Borghese di Marano, già oggetto di un’interdittiva antimafia, sarebbe stato affidato a un prestanome. A muovere i fili Renato Simeoli. I militari della Finanza hanno accertato che il 47enne avesse un ruolo operativo negli affari e che si occupasse anche del rapporto con la clientela.

LE INDAGINI – L’attività investigativa è partita, dunque, da indagini precedenti che avevano portato al sequestro di un ingente patrimonio societario e immobiliare e all’affidamento dei beni oggetto di vincolo reale alla gestione di un amministratore giudiziario. Oggetto del sequestro era stata proprio la società titolare dell’attività di ristorazione di Marano, che è stata successivamente affidata in gestione ad un’altra società, formalmente riconducibile a un soggetto incensurato, che secondo gli inquirenti avrebbe assunto il ruolo della cosiddetta ‘testa di legno’. Proprio con riferimento a tale “nuova” gestione, tenuto conto anche di un’interdittiva antimafia nel frattempo emessa dalla Prefettura di Napoli, il Nucleo di Polizia economico-finanziaria è stato delegato a svolgere indagini finalizzate a verificare l’eventuale, perdurante riconducibilità dell’attività economica al clan Polverino/Nuvoletta, all’esito delle quali si sarebbe evidenziato che Simeoli costituirebbe il volto imprenditoriale del clan Polverino. Disposto così il sequestro preventivo della società con cui sarebbe stata posta in essere l’interposizione fittizia per proseguire la gestione dei beni riconducibili al clan.