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QUARTO/ Battaglia legale vinta, ex consigliere decaduto può tornare in aula

QUARTO/ Battaglia legale vinta, ex consigliere decaduto può tornare in aula
  • Pubblicato12 Gennaio 2020

QUARTO – Luigi Alfieri ha vinto la sua battaglia legale e già la prossima settimana potrà tornare a sedere in consiglio comunale. Il 38enne, infatti, era stato dichiarato decaduto in seguito ad una interdizione dai pubblici uffici rivelatasi poi frutto di un errore giudiziario. Dunque, dopo oltre quattro mesi di “allontanamento forzato”, Alfieri sarà reintegrato al suo posto. Il presidente del consiglio comunale, Giovanni Cecere, ha già convocato i lavori consiliari per il prossimo 14 gennaio, durante i quali si discuterà proprio della surroga dall’”ex-non più ex” consigliere.

LA VICENDA GIUDIZIARIA – Ad aver fatto scattare l’interdizione era stata una condanna a tre anni per bancarotta, rimediata nel maggio del 2017. Nel luglio successivo la sentenza divenne definitiva, con l’allora suo avvocato che non propose alcun appello. Con i tre anni di condanna scattò in automatico la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici. E’ stato poi il suo attuale legale di fiducia, l’avvocato Rosario Marsico, a far ribaltare parte del dispositivo. Tanto che riconteggiando le attenuanti generiche e le aggravanti, la pena venne rimodulata a due anni e dieci mesi e dunque  senza alcun automatismo per ciò che riguardava l’interdizione.

L’ERRORE DI CALCOLO – Lo stesso tribunale ha provveduto al nuovo computo, ma nel frattempo Alfieri era stato dichiarato decaduto dalla carica di consigliere. Ad esprimersi in merito, su esplicita richiesta del presidente del consiglio comunale di Quarto, sono stati anche il Viminale e la Prefettura: «E’ venuto meno l’elemento costitutivo della fattispecie decadenziale, imponendosi, conseguentemente, la necessità di salvaguardare il diritto costituzionalmente tutelato di elettorato passivo dell’amministratore che era stato destinatario della misura interdittiva quinquennale per effetto di un mero errore nel calcolo della pena».