POZZUOLI – Se l’è presa praticamente con tutti: arbitri, giocatori, ex allenatore e direttore sportivo, senza fare i conti con la propria competenza e quella di coloro che lo circondano. Adamo Guarino continua a collezionare brutte figure (sportive) a Pozzuoli nonostante le promesse fatte al sindaco e alla tifoseria. Dal “sono una persona di poche parole” a “il primo posto è ad appena 13 punti” la collezione di “cadute” del presidente frattese è già ricca di “figuracce”. Dopo aver portato la squadra a giocare a Cardito per un capriccio dell’ex allenatore Grimaldi che preferiva il sintetico, la Puteolana continua ad essere distante dalla sua città natale come testimonia un organico societario che nel suo interno non contempla alcun puteolano. Infatti, oltre ad Adamo Guarino, ai vertici ci sono il figlio Raffaele, il “non meglio identificato” vice presidente Sessa (elemento di continuità con la gestione Casapulla) e una serie di soggetti politici di Grumo Nevano e Frattamaggiore che nulla hanno a che vedere con Pozzuoli.
LA PUTEOLANITA’ – Insomma, della tanto decantata puteolanità non c’è nemmeno l’ombra, complice l’addio del DS Cavaliere, unico uomo dal “cuore granata”. Nel poco chiaro e confusionario progetto di Adamo Guarino nei giorni scorsi è arrivato l’ingaggio di mister Ciaramella, allenatore amato dalla piazza ma che nè Guarino nè il suo entourage volevano. Una scelta avallata -come confermano fonti vicinissime alla società- solo per accattivarsi le simpatie della tifoseria che finora, salvo la pagina facebook della società, non ha mai avuto la possibilità di vivere la realtà granata complici le restrizioni covid e la scelta di avere come quartier generale gli uffici della ditta di Guarino.
DELUSIONE – Intanto dal comune di Pozzuoli trapela la delusione per il fallimento sportivo di Adamo Guarino che appena due mesi fa incontrò il sindaco Vincenzo Figliolia a cui promise “mare e monti”.