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POZZUOLI/ Venti di guerra nella maggioranza Figliolia

POZZUOLI/ Venti di guerra nella maggioranza Figliolia
  • Pubblicato5 Giugno 2014
Il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia
Il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia

POZZUOLI – Venti di guerra nella maggioranza del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia. E’ in atto in questi giorni uno scontro tra le varie forze in campo nella variegata coalizione di governo, frutto di “mal di pancia” da parte di consiglieri comunali alla ricerca di “visibilità” necessaria per dare risposte ai propri elettori dopo campagne elettorali impegnative, “giochi di potere” e assalti alle poltrone della sala Giunta più discussa dei Campi Flegrei. A tutto ciò si aggiunge il nuovo scenario che sta andando ridisegnandosi nel Partito Democratico di Pozzuoli, che sull’onda renziana è la realtà più ambita: verso i democrat, infatti, dopo l’ingresso del “cozzoliniano” doc Niki Della Corte, sembrano in dirittura d’arrivo Mario Cutolo (con questo passaggio il buon Mario da Lucrino raggiungerebbe il record di 4 partiti e un “progetto“ cambiati in poco più di 3 anni), l’assessore ai lavori pubblici Mario Marrandino (attraverso i vertici provinciali) e Antonio Di Bonito, rimasto solo in quella che fu la lista civica del sindaco “Bene Comune”.

 

Vincenzo Figliolia con Domenico Pennacchio
Vincenzo Figliolia con Domenico Pennacchio ai tempi d’oro

CASO PENNACCHIO – Ma il PD vive anche momenti di agitazione dopo il caso-Del Giudice e dopo le elezioni europee che hanno rafforzato il taciturno Mimmo Pennacchio che oggi, forte di oltre mille voti portati a Ferrandino (contro i poco più di 2mila presi dal sindaco e da alcuni suoi fedelissimi), dopo 2 anni di silenzi rivendica maggiore considerazione in un partito e in una maggioranza in cui, in termini di voti, si è dimostrato leader. Pennacchio ha “mal di pancia” e, secondo bene informati, si starebbe muovendo per creare un “qualcosa” all’interno del partito, tagliando quel cordone ombelicale che lo teneva legato al “lider maximo” del PD Vincenzo Figliolia. Seppur in forma lieve, un altro “mal di pancia”, per questioni legate alle elezioni europee, arriverebbe da Procolo Terracciano, da anni fedelissimo del sindaco.

 

fenocchio
Espedito Fenocchio

LO “SPONSOR” – Ma oltre al “maldipancia” di Pennacchio il Sindaco deve fare i conti anche con i malumori che ha scatenato il passaggio di Fenocchio in maggioranza, che secondo indiscrezioni trapelate tra le stanze dei gruppi consiliari, sarebbe il preludio a un ritorno di Tito nel centrosinistra dopo i trascorsi nei DS. Operazione benedetta dall’europarlamentare Andrea Cozzolino, sponsor di Della Corte che veicolerebbe la candidatura al consiglio regionale del capogruppo del PD Elio Buono, le cui velleità da Sindaco sono state messe a tacere dal capo Vincenzo Figliolia, nel cui futuro c’è un bivio: la ricandidatura a Sindaco di Pozzuoli o quella al Parlamento, vertici del PD permettendo.

 

Gli assessori Marrandino e Stellato
Gli assessori Marrandino e Stellato

RIMPASTO DI GIUNTA – Tornando al neonato gruppo di cui fa parte l’altro “maldipancista” cronico Vincenzo Bifulco, lo scopo dell’operazione sarebbe quella di “ingrossarlo” per poi chiedere un posto in Giunta comunale visto l’oramai imminente rimpasto a cui il Sindaco, tirato da mesi per la giacca, sembra obbligato ad effettuare . E sulla base di un nuovo riassetto, nonostante “l’ottimo” lavoro svolto finora, sono in bilico Teresa Stellato e Alfonso Trincone, ormai con un piede fuori la sala Giunta. Se per l’assessora al Bilancio ci sono pressioni da parte del PD per un amore mai sbocciato tra lei e il capogruppo a cui in molteplici occasioni ha dato manforte proprio Tito Fenocchio, per Trincone il discorso è ormai noto: lui è un assessore non gradito dal partito che egli stesso dovrebbe rappresentare. Un problema atavico che affonda le radici nel giorno della presentazione della prima e unica (finora) Giunta comunale targata Figliolia che quel giorno, sfogliando i petali dalla margherita, scelse il nome suggerito dall’allora segretario Procolo Artiaco rifilando uno ”scacco matto” ai 4 consiglieri che oggi si ritrovano a chiedere la testa proprio di Trincone e dell’altro assessore in quota UDC Mario Marrandino. E proprio in virtù del rimpasto che sarà l’Enzo nostrano, secondo voci insistenti che circolano tra le stanze che contano, dovrebbe concedere al leader di SEL Carlo Morra la poltrona di vice sindaco.

 

In alto il capogruppo Mario Cutolo; in basso Tommaso Pollice e Maurizio Orsi
In alto il capogruppo Mario Cutolo; in basso Tommaso Pollice e Maurizio Orsi

BARAONDA UDC – A tutto ciò si aggiunge l’ormai arcinota baraonda all’interno dell’UDC con i quattro consiglieri Maurizio Orsi, Tommaso Pollice, Sandro Cossiga e Mario Cutolo che oltre a chiedere la testa dei propri assessori continuano, a fasi alterne, a litigare tra loro. Intanto Cutolo continua a non essere “riconosciuto” come capogruppo da Orsi che dall’estate scorsa ne chiede le dimissioni. Per il partito di centro è iniziato, dunque, il conto alla rovescia verso una diaspora che porterà i quattro verso nuovi lidi. Se per Cutolo (come già scritto sopra) il futuro è nel PD, più difficile capire cosa faranno Pollice e Orsi i cui destini sembrano legati tra loro. Mentre per Cossiga è quasi certo un futuro ancora al centro, questa volta nel NCD di Angelino Alfano.

 

IL CECCHINO