POZZUOLI/ «Un divieto di sosta e lavori interminabili che bloccano una via di fuga»
POZZUOLI – Riceviamo e pubblichiamo: «Egregia redazione di Cronaca Flegrea, ho letto tempo fa con attenzione il comunicato congiunto a firma dei Sindaci di Pozzuoli (Luigi Manzoni), di Napoli (Gaetano Manfredi), di Quarto (Antonio Sabino) e di Bacoli (Josi Gerardo Della Ragione). Condivido in pieno il loro appello ad attenersi ai comunicati ufficiali della comunità scientifica rilasciati dall’INGV, al fine di prevenire rischi e aumentare la resilienza del territorio. Approvo la frase finale di quanto divulgato: “affidarsi a chi, ogni giorno, vive e fa in modo di continuare a vivere, in sicurezza, nei campi flegrei”. E’ proprio questa lettura che ha stimolato alcune mie personalissime considerazioni che voglio condividere con voi, semplici concetti che riguardano il tema della resilienza e della sicurezza nella mia città.
IL DIVIETO – A dimostrazione che tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo in mare….. il comune di Pozzuoli, con ordinanza 104 del 23/02/2024 disponeva il divieto di sosta lungo Via Vigna dal 23/2/2024 al 15/3/2024, per consentire lavori di scavo per posa cavi, da parte dell’Enel, con l’intento di ottenere un miglioramento tecnologico della rete elettrica. Tutti i cittadini della zona, e non solo, consapevoli dell’interesse pubblico di tale opera, nonostante i palesi disagi che si prospettavano, e malgrado, che l’intera area non risulti essere inserita in nessuna delle zone ZRPU, diligentemente, rispettavano tale disposizioni, a dispetto dell’assenza di ogni forma di manovalanza durante il periodo indicato. Detto ciò, veniva emanata proroga per tali lavori, con ordinanza 144 del 13/03/2024 della durata tra il 16/03/2024 al 29/03/2024. Ma considerato che il tempo passato non era stato sufficiente, con ordinanza 180 del 4/4/2024 arrivava ennesima protrazione, autorizzando i sopracitati lavori fino al 20/4/2024. Morale della favola : 2 mesi di lavoro per circa 400 metri di scavo, tra cui qualcuno ancora da realizzare. Disagi, privazioni e sacrifici, da parte di tutti i cittadini arrivati ai limiti della sopportazione, comprese le categorie protette, (posti invalidi personalizzati aboliti). Impraticabilità dell’importante strada, al fine di un immediato utilizzo in caso di urgente necessità (vie di fuga), anche dal punto di vista pedonale, trattasi di strada sprovvista di marciapiede. Ma non basta. Attualmente, lungo il tratto interessato, (vedi foto allegate) esistono parecchie aree transennate, nessuna delle quali rispetta le norme imposte dal C.d.S. L’intero percorso è ricoperto di ghiaia, elemento pericolosissimo per le due ruote, che provoca continua polvere, destinata ad otturare caditoie ed impianti fognari. Se poi si valutasse anche la qualità dei lavori eseguiti, nonostante il loro “interesse pubblico”, minerebbe seriamente l’attendibilità di quanto dichiarato dal primo cittadino, fino a mettere in seria difficoltà la credibilità, di questa amministrazione, che cerca continuamente di tranquillizzare i propri cittadini sull’efficienza delle vie di fuga, facendole, però diventare, dei veri intralci prodotti. Oggi tutte le condizioni di disagio, contenute nella mia pec del 19 aprile, sono drammaticamente presenti, e continuano ad essere un ostacolo concreto a probabili vie di fuga». (Ivan Di Roberto)