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POZZUOLI/ Scuola, dopo 11 anni riapre la ” Domenico Fatale” – LE FOTO

POZZUOLI/ Scuola, dopo 11 anni riapre la ” Domenico Fatale” – LE FOTO
  • Pubblicato14 Settembre 2015
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Studenti all’ingresso della “Fatale” di via Napoli

POZZUOLI – A Pozzuoli, come in molte altre città della Campania, è iniziato oggi il nuovo anno scolastico. «Non dobbiamo in alcun modo dimenticare l’importante ruolo che la scuola ha nella crescita di una comunità per cui ognuno dovrà fare la propria parte – ha scritto il sindaco Vincenzo Figliolia in una lettera indirizzata ai dirigenti degli istituti puteolani – Per quanto ci riguarda non è venuto meno l’impegno e la determinazione di questa amministrazione per dare sicurezza e decoro agli edifici scolastici, anche se tanto c’è ancora da fare». Tra le scuole che hanno riaperto i battenti da segnalare la Domenico Fatale di via Napoli, appena ristrutturata grazie ad un investimento di 1 milione 750 mila euro dell’amministrazione comunale.

LA NUOVA SCUOLA – «E’ un giorno importante perché dopo undici anni l’istituto torna nella disponibilità della platea scolastica della città – ha dichiarato il sindaco Figliolia – Grazie ai lavori compiuti, oggi abbiamo una scuola all’avanguardia, con servizi e impianti ultramoderni. Questo intervento, come gli altri realizzati negli istituti scolastici della città, è stato voluto con una scelta precisa dell’amministrazione, nonostante le ristrettezze economiche imposte dal Patto di Stabilità». Questa mattina gli alunni della Domenico Fatale sono stati accolti nel cortile della scuola, assieme ai genitori, dal dirigente scolastico e subito dopo hanno potuto prendere confidenza con la nuova struttura. «L’edificio è composto da quindici aule, doppie scale, ingressi senza barriere architettoniche, ascensori e un impianto fotovoltaico che alimenta l’intero istituto. E’ stato fatto davvero un buon lavoro – ha commentato l’assessore alla Pubblica Istruzione Alfonso Trincone – Ma il nostro impegno per le scuole del territorio cittadino non si ferma qui e proseguirà con tutta una serie di interventi per garantire, come sempre, il diritto allo studio».

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