POZZUOLI/ Scout cacciati, rivolta social contro il sindaco Manzoni «Forte con i deboli. Sei fuori dalla realtà»
POZZUOLI – Finora su 62 commenti si leggono 62 contestazioni rivolte al sindaco Gigi Manzoni che su Facebook ha spiegato i motivi della cacciata degli scout dalla sede di Monterusciello. Parole che non sono state gradite dai puteolani, che in queste ore si stanno schierando a fare dei giovani volontari che da decenni incarnano i valori di legalità, rispetto e altruismo. Tra gli innumerevoli messaggi postati sulla bacheca del primo cittadino c’è anche quello dell’ex consigliere comunale e candidato sindaco Raffaele Postiglione che lo accusa di vivere un “grave distacco dalla realtà”. Manzoni, lo ricordiamo, ha risposto alle accuse del gruppo Scout Pozzuoli 1 invocando “percorsi di legalità” in quanto l’associazione non avrebbe i titoli per occupare l’edificio.
FUORI DALLA REALTA’ – “Non credo di aver mai commentato un post suo men che meno di chi lo ha preceduto. Lo faccio in un momento in cui tra l’altro “parlo” poco, ma questa volta sento di non poterne fare a meno. Lo faccio perché credo che lei, caro Sindaco, stia dimostrando un grave distacco dalla realtà. – è stato l’affondo di Raffaele Postiglione – Le cronache quotidiane ci raccontano di tanti problemi vissuti dai giovanissimi, ci restituiscono fatti gravi e preoccupanti con la violenza che prende sempre più piede. Purtroppo la nostra città non è affatto un’isola felice. Dinanzi a tale situazione un atteggiamento di questo genere da parte delle Istituzioni è inammissibile. Resto allibito, sbigottito, davvero incredulo. La vedo spesso sventolare la bandiera della legalità, ma non sempre. A nulla serve la legalità senza equità, senza equilibrio. Tanti gli esempi in cui il Comune di Pozzuoli si dimostra debole con i forti e forti con i deboli. Le risparmio l’elenco, lo conosciamo tutti, lo conosce bene anche lei. L’azione messa in campo contro gli scout è violenta e ingiusta. Non insegna alcunché a quei ragazzi, anzi. Li allontana dalle Istituzioni. Alcuni di loro sono così piccoli da non riuscire nemmeno a capire cosa stia succedendo, sanno solo che gli è stato tolto il luogo del cuore. Un luogo dove si insegnano e si praticano valori importanti. Dove si impara a collaborare, a tendersi la mano, ad essere Comunità. Un patrimonio che lei ha dilapidato ancor di più con queste sue parole intrise di inutile perbenismo. Chiarezza? Benissimo. La faccia fino in fondo: rappresenti alla Città il progetto che la sua amministrazione ha per quel luogo, parte di un impianto sportivo abbandonato da anni, dove gli scout hanno fatto sbocciare un fiore pregiato. Le erbacce da estirpare in città sono tante e sono altrove. Ammettere di aver sbagliato è un atto che le farebbe onore. Riparare a questo orrore è un suo dovere.”