Close
Pozzuoli

POZZUOLI/ Reddito di cittadinanza, il deputato Caso e il M5S scrivono al Consiglio Comunale

POZZUOLI/ Reddito di cittadinanza, il deputato Caso e il M5S scrivono al Consiglio Comunale
  • Pubblicato8 Agosto 2023

POZZUOLI – Il deputato Antonio Caso ed il M5S hanno scritto al sindaco Luigi Manzoni, agli assessori ed ai consiglieri comunali di Pozzuoli per chiedere una presa di posizione urgente in difesa del Reddito di Cittadinanza (RdC). «Con la recente sospensione del RdC per circa 169.000 famiglie, tante persone si trovano ora a fronteggiare una situazione di emergenza sociale senza precedenti. L’interruzione improvvisa e la comunicazione avvenuta tramite sms dimostrano insensibilità e disprezzo verso i percettori della misura, mettendo in ginocchio coloro che già si trovavano in una condizione di vulnerabilità. La sospensione del RdC sta creando una pressione notevole sui Comuni, che si sono trovati impreparati ad affrontare una situazione di crisi che coinvolge tanti nuclei familiari, privati ora della loro unica fonte di sostentamento. I servizi sociali sono di fronte a un carico di lavoro insostenibile, mentre tante famiglie, si vedono immerse in una situazione di grave incertezza», scrivono i ‘pentastellati’ che definiscono il Reddito di Cittadinanza un’importante misura di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale che  ha garantito a molti cittadini in situazioni di svantaggio condizioni di vita più dignitose e opportunità di inclusione sociale.

LA MOZIONE – Nel testo base della mozione inviata ai membri del Consiglio Comunale puteolano ci sono impegni ben precisi: Richiedere al Governo e al Parlamento di rivedere l’orientamento sul RdC e ripristinarne l’erogazione, evitando di riportare centinaia di migliaia di
persone nel baratro dell’indigenza con possibili proteste e rischi di tensioni sociali sui territori. Ed ancora differire immediatamente la sospensione dell’erogazione del RdC e l’istituzione di un tavolo tecnico con tutti gli attori istituzionali coinvolti per prevenire e gestire la situazione di “disastro sociale” in cui si trovano i Comuni e i nuclei familiari coinvolti.