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POZZUOLI/ Rapinano tabaccheria e sfuggono all’alt dei carabinieri: presi tra la folla

POZZUOLI/ Rapinano tabaccheria e sfuggono all’alt dei carabinieri: presi tra la folla
  • Pubblicato6 Novembre 2015
I tre arrestati dai carabinieri (foto di Enzo Buono)
I tre rapinatori arrestati dai carabinieri (foto di Enzo Buono)

POZZUOLI – Sono stati trasferiti nel carcere di Poggioreale i tre uomini accusati di rapina e fermati ieri sera in via Solfatara a Pozzuoli dopo un colpo ai danni di una tabaccheria ad Agnano. Si tratta di Gianluigi Diana, 32 anni, residente a Napoli in via Comunale Vecchia e già noto alle forze dell’ordine; Alessandro Mele e Ivan Piervenanzi, entrambi 20enni, incensurati e residenti a Pianura. A mettergli le manette ai polsi sono stati i carabinieri  dell’Aliquota Radiomobile di Pozzuoli diretti dal luogotenente Vincenzo Davide dopo un inseguimento di circa un chilometro e mezzo.

LA RAPINA E L’ARRESTO – I tre poco prima delle 20 di ieri erano stati notati in via Solfatara mentre tentavano la fuga a bordo di una lancia Ypsilon immediatamente dopo aver messo a segno una rapina all’interno di una tabaccheria in via Nuova Agnano. Durante il raid, armati di pistola (poi risultata scenica) e con i volti coperti da passamontagna avevano minacciato con una pistola il titolare facendosi consegnare 450 euro in denaro contante e uno smartphone Samsung. Pochi minuti dopo una pattuglia dei carabinieri, impegnata in controlli nella zona, ha notato l’auto e intimato l’alt. A quel punto, anzichè fermarsi, uno dei tre rapinatori ha premuto il piede sull’acceleratore scappando a folle velocità. Ne è nato un inseguimento che si è concluso in via Solfatara dove l’auto è stata bloccata. Sottoposti a perquisizione sono stati trovati in possesso di una pistola scenica senza tappo rosso, uno scaldacollo e un passamontagna utilizzati per il travisamento. Il bottino è stato recuperato e consegnato alla vittima. L’autovettura Lancia Ypsilon utilizzata dai rapinatori è risultata intestata al padre di Mele ed è stata sequestrata, mentre i tre arrestati sono stati tradotti nel carcere di Poggioreale.