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Cronaca Primo Piano

POZZUOLI/ Pusher nel mirino dei sicari: a Monterusciello è faida per le piazze di spaccio – LE FOTO

POZZUOLI/ Pusher nel mirino dei sicari: a Monterusciello è faida per le piazze di spaccio – LE FOTO
  • Pubblicato7 Marzo 2020

POZZUOLI – E’ faida tra due nuovi gruppi criminali a Monterusciello. Dopo le recenti scarcerazioni di affiliati ai boss Longobardi e Beneduce vecchie e nuove leve si contendono il controllo delle piazze di spaccio dei “600 alloggi” e nel resto del quartiere. E’ proprio questo il movente che si cela dietro i colpi di fucile a pompa sparati nel pomeriggio di venerdì contro la fiat Punto di Michele Loffredo, 39 anni, detto “Fiet ‘e cazett”, pregiudicato con numerosi precedenti per spaccio di droga. L’uomo al momento del raid era seduto davanti alla sua abitazione in via Giorgio De Chirico quando due sicari hanno esploso tre colpi di fucile, uno dei quali ha trapassato l’auto mandando in frantumi il lunotto posteriore e un finestrino anteriore. Illeso Loffredo, che già due anni fa era finito nel bersaglio dei sicari che esplosero diversi colpi di pistola contro la sua abitazione all’indomani dell’arresto di Carlo Avallone, il “boss fantasma” condannato a 16 anni di carcere.

ESCALATION – Dopo il raid gli autori sono scappati a piedi e poi a bordo di un’auto rubata poco prima nel quartiere. Quello di ieri sembra essere a tutti gli effetti un chiaro segnale nei confronti dell’uomo, che arriva dopo meno di un mese dalla gambizzazione di Roberto Del Sole, avvenuta a pochi metri dal luogo dell’agguato di ieri. Che a sua volta è stato preceduto da un altro episodio inquietante: l’incendio che giovedì notte ha distrutto in via Saba l’auto di un altro personaggio emergente. Una escalation criminale nella quale rientrerebbero due episodi non ancora del tutto chiari che sarebbero avvenuti tre giorni prima quando nel mirino dei sicari sarebbero finite le abitazioni di un affiliato scarcerato di recente e dello stesso 39enne.

IL RAID – Una recrudescenza criminale che vede il rione popolare dei 600 alloggi come “teatro di battaglia”. Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Pozzuoli giunti sul luogo del raid. Per diverse ore il tratto di strada è stato interdetto per consentire i rilievi, mentre Loffredo è stato condotto in caserma e ascoltato dai militari che in queste ore stanno facendo luce sull’accaduto.