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POZZUOLI/ Picconi e fucili per terrorizzare le vittime: così i “ragazzi di Toiano” chiedevano il pizzo

POZZUOLI/ Picconi e fucili per terrorizzare le vittime: così i “ragazzi di Toiano” chiedevano il pizzo
  • Pubblicato8 Novembre 2014

di Gennaro Del Giudice

In alto da sinistra: Napoleone Del Sole e Giovanni De Felice; in basso da sinistra: Umberto Reazione e Angelo Di Domenico
In alto da sinistra: Napoleone Del Sole e Giovanni De Felice; in basso da sinistra: Umberto Reazione e Angelo Di Domenico

POZZUOLI – Minacce, violenze e la spavalderia di sentirsi gli uomini di Gennaro Longobardi e Gaetano Beneduce: così i “cani sciolti” del clan assoggettavano le loro vittime. Il 29enne Angelo Di Domenico, in concorso con Napoleone Del Sole, 36enne (arrestato il mese scorso) e Umberto Reazione, 26 anni, insieme ad altri personaggi in via d’ identificazione, chiedevano ai titolari delle ditte somme di denaro come tangenti dovute per aver concesso in noleggio ai gestori dei bar gli apparecchi videopoker. E’ quanto risulta dalle indagini condotte dai carabinieri a partire dallo scorso luglio.

 

INTERROGATORI – Nelle prossime ore intanto sono in programma gli interrogatori di garanzia per i 4 affiliati arrestati due giorni fa in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA, in quanto ritenuti responsabili di concorso in rapina, tentata estorsione, detenzione e porto abusivo di armi. Il tutto aggravato dalle finalità mafiose.

 

videopoker
Videopoker distrutti (foto repertorio)

VIDEOPOKER DISTRUTTI – Sono due gli episodi che incastrano gli affiliati al clan, riportati nell’ordinanza di cautelare firmata dal GIP Emilia Di Palma ed eseguita dai carabinieri della Compagnia di Pozzuoli diretti dal Capitano Elio Norino e dal Tenente Gianfranco Galletta. Il 25 agosto, quando Napoleone Del Sole si presentava insieme ad un’altra persona nel bar di una vittima per chiedere un incontro con il gestore delle macchinette con l’intento di farsi pagare il pizzo per ogni videopoker «Ma non lo vuole avere questo l’incontro?» chiedeva il 36enne. Successivamente Del Sole ritornava insieme ad Angelo Di Domenico e Umberto Reazione a bordo di una Ford KA. I tre scendevano e facevano irruzione all’interno del locale armati di fucile, facendo intendere alla vittima di essere armati anche di una pistola custodita nel pantalone. Ad un certo punto, utilizzando un cacciavite ed un piccone di ferro, distruggevano le casse del videopoker e, dopo essersi impossessati dell’incasso di circa 3 mila euro custodito nelle macchinette, dicevano alla vittima: «Stai tranquillo, allora questo non ha capito niente, adesso ci siamo noi e deve pagare noi».

 

I RAGAZZI DI TOIANO – Ma ad incastrare i cani sciolti del clan c’è un altro episodio avvenuto il 4 settembre scorso quando sempre  Napoleone Del Sole e il 52enne Ciro De Felice, insieme ad altre 4 persone, tra cui Angelo Di Domenico, Umberto Reazione e Giovanni De Felice, fecero irruzione in un locale dove c’erano i videopoker. «Vedi che qua ci siamo noi»– dissero al titolare del circolo chiedendo di essere messi in contatto con il fornitore delle macchinette installate nel suo locale perché «Non avrebbero dovuto più pagare ai fratelli… ma a loro». Prima di andare via i componenti della banda avvertirono la vittima che avrebbero mandato Umberto Reazione, il loro “ragazzo” a conoscere la risposta del fornitore. Puntuali il giorno successivo Del Sole e De Felice Ciro insieme ad un’altra persona non identificata ritornarono nel locale per sapere se il titolare aveva trasmesso al gestore degli apparecchi di videopoker il loro messaggio, aggiungendo: «Digli che i ragazzi di Toiano ti vogliono parlare».