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POZZUOLI/ Montagna Spaccata, continua il calvario: riapertura (forse) per Natale

POZZUOLI/ Montagna Spaccata, continua il calvario: riapertura (forse) per Natale
  • Pubblicato2 Novembre 2017

POZZUOLI – Calendario alla mano, i lavori che consentiranno la riapertura della Montagna Spaccata non dovrebbero terminare prima del prossimo Natale. L’assegnazione ufficiale, infatti, avverrà soltanto il prossimo lunedì, quando la commissione di gara si riunirà nuovamente dopo la presentazione delle offerte avvenuta lo scorso 26 ottobre.

RIBASSO “SOSPETTO”, POI ARRIVA L’OK – Tra quelle pervenute ed esaminate – facenti parte di una short list composta da cinque nominativi – c’è una ditta con sede legale a Monterusciello che ha superato tutte le altre, ma che ha offerto un ribasso del 39 per cento. Un ribasso ritenuto dalla commissione oggetto di approfondimento, con tanto di richiesta di giustificazione da comunicare tramite Pec.  Il documento, lungo ben 70 pagine e  che contiene le motivazioni di tale ribasso, è arrivato a via Tito Livio ed è stato “accolto” positivamente. L’aggiudicazione definitiva potrebbe dunque arrivare nel corso della prossima riunione della commissione, programmata per il prossimo 6 novembre.

STOP AL TRAFFICO DA TRE MESI E MEZZO – Secondo il cronoprogramma relativo ai lavori più urgenti, quelli che consentiranno ai veicoli di transitare nuovamente nell’importantissimo varco tra Pozzuoli e Quarto, la durata è stimata in 40 giorni. Se tutto dovesse filare liscio, quindi, gli operai non andranno via prima della metà del prossimo dicembre, sempre se i lavori dovessero iniziare immediatamente dopo l’aggiudicazione. Aggiungendo qualche ritardo “fisiologico” dovuto all’iter burocratico, la Montagna Spaccata potrebbe quindi riaprire soltanto durante le festività natalizie. Un “regalo” tra i più attesi per automobilisti, residenti e commercianti della zona, oramai da ben 108 giorni alle prese con il divieto di transito deciso dal sindaco di Pozzuoli lo scorso 17 luglio. Uno stop alla circolazione arrivato dopo i sopralluoghi a seguito degli incendi che hanno interessato l’altura che sovrasta l’antica via romana: troppo alto il pericolo di smottamenti dei terreni interessati dai roghi.