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Pozzuoli

POZZUOLI/ L’artista Lama presenta la sua nuova installazione al Rione Terra

POZZUOLI/ L’artista Lama presenta la sua nuova installazione al Rione Terra
  • Pubblicato15 Dicembre 2022

POZZUOLI – “Tutti giù per Terra” è il titolo dell’installazione che Berto Lama, artista puteolano, presenta al Rione Terra nell’ambito de “La magia del Natale a Pozzuoli”, il ricco programma di iniziative del Comune di Pozzuoli. In questo luogo incantato dall’architettura sorprendente l’artista ha ideato un singolare allestimento. Trattandosi di arazzi e tende, le opere sarebbero destinate a essere visibili sul muro di fronte all’osservatore mentre invece si trovano a terra “prostrate, dinanzi alla magnificenza del luogo che le ospita”. I lavori sono realizzati principalmente con l’utilizzo e la manipolazione di materiali tessili e stoffe che vengono tagliate, assemblate, decorate, intarsiate ed indurite con resine viniliche. Spesso l’artista vi inserisce anche pietre, biglie di vetro, spille e altri oggetti. Nascono così preziose sculture e le famose ragnatele realizzate a partire da tessuti che vengono tagliati e ridotti a simulacri della tela dei ragni, su cui si innestano storie dal sapore spesso mitologico. Ermina Pellecchia, giornalista esperta di cultura arte e costume, converserà con l’autore sulla sua identità artistica, indagando l’indissolubile legame che lo lega alla sua Terra.

L’ARTISTA – Berto Lama è nato a Napoli nel 1947 ed ha sempre vissuto e lavorato a Pozzuoli. Diplomato in scenografia all’Accademia di Belle Arti di Napoli, è stato docente di Storia dell’Arte presso differenti licei artistici e istituti d’arte di Ischia, Pozzuoli e Napoli. Artista poliedrico è stato tra gli anni Settanta e i Novanta scenografo e costumista per vari gruppi teatrali, nonché autore e attore teatrale di pieces one-man-show con monologhi sulla vita di personaggi di Pozzuoli recitati in dialetto puteolano. La produzione più legata all’arte inizia dagli anni Ottanta con opere realizzate principalmente con l’utilizzo e la manipolazione di materiali tessili e stoffe. Queste vengono tagliate, assemblate, decorate, intarsiate ed indurite con resine viniliche nelle quali sono spesso inserite pietre, biglie di vetro o altri oggetti. Nascono così preziose “sculture” e le famose “ragnatele” realizzate a partire da tessuti che vengono tagliati e ridotti a simulacri della tela dei ragni su cui si innestano storie dal sapore spesso mitologico o con riferimenti e richiami al mito. La sua pittura si spinge ben oltre la superficie, i suoi “dipinti” di stoffe, tele e damaschi sono da guardare ma anche da toccare. Hanno morbidezza e pieghe da esplorare non solo con lo sguardo. Ha partecipato a mostre collettive e personali e, a metà anni Novanta, ha realizzato a Nantes un’installazione nella cappella della Chiesa di Sant’Anna che gli è valsa il titolo di “cittadino onorario” della città francese.  Tra le mostre più recenti (febbraio 2021) Turnover#3 alla Galleria Paola Verrengia di Salerno, gallerista che gestisce l’artista in esclusiva. Le sue opere fanno parte di prestigiose collezioni private.