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Pozzuoli

POZZUOLI/ «La città si sta trasformando oltre il bradisismo» al via il dibattito sul fenomeno

POZZUOLI/ «La città si sta trasformando oltre il bradisismo» al via il dibattito sul fenomeno
  • Pubblicato25 Settembre 2024

POZZUOLI – Questo fine settimana la “Casa del Popolo” di Pozzuoli ospiterà due eventi tematici sul processo di trasformazione che sta investendo la nostra città. Si parte venerdì 27 alle 18:30 con uno spettacolo di stand-up comedy tenuto dai giovani comici napoletani Davide DDL e Adriano Sacchettini, a seguire ci sarà un Dj-set. Il giorno successivo, sabato 28 alle 17:00, si chiude con un’iniziativa dal titolo “Dalla Pozzuoli popolare a quella turistica. Come le crisi bradisismiche di ieri e di oggi hanno accelerato il processo di turistificazione del centro città”. Ospite principale dell’evento Lucia Tozzi, ricercatrice in politiche urbane che spiegherà come il turismo sta impattando negativamente nella vita dei cittadini delle città che la stanno subendo.

LA DENUNCIA«Dal 20 maggio scorso, giorno dell’ultimo sciame bradisismico importante, lo spopolamento del centro storico di Pozzuoli, e dei suoi quartieri limitrofi, è stato evidente a chiunque. Chi guarda dall’esterno, o dall’alto delle istituzioni pubbliche, individua come unico responsabile il fenomeno del bradisismo. Ma non è così – dichiara Andrea Ponticelli, referente di Potere al Popolo – alla paura delle scosse si aggiungono l’aumento vertiginoso degli affitti, il cambiamento del tessuto produttivo e commerciale orientato principalmente al turismo e la trasformazione urbanistica dei luoghi di aggregazione. I cambiamenti che la città ha vissuto negli ultimi vent’anni hanno spinto le persone a lasciare anche zone del centro città storicamente popolari e popolate. Questo processo non sta avvenendo solamente nella nostra città, ma è una tendenza globale ed il riflesso della turistificazione di Napoli. Questa nostra iniziativa ha l’obiettivo di mostrare quali sono le conseguenze di questa trasformazione e di proporre azioni concrete per fermarla restituendo la città a chi la abita».