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POZZUOLI/ «Immobilismo e tradimento, Figliolia e Fenocchio non rappresentano la città»

POZZUOLI/ «Immobilismo e tradimento, Figliolia e Fenocchio non rappresentano la città»
  • Pubblicato12 Marzo 2015

di Gennaro Del Giudice

Tito Fenocchio e Andrea Ferro, due che hanno "sposato" il progetto "Uniti per la Libertà"
Tito Fenocchio e Andrea Ferro, due che hanno “sposato” il progetto “Uniti per la Libertà”

POZZUOLI – Non è andato ancora giù il cambio di casacca di Tito Fenocchio che dall’opposizione è passato alla maggioranza di governo “sposando” il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, suo “nemico”durante le ultime elezioni comunali. Oggi a gettare benzina sul fuoco ci pensa l’ex consigliere comunale nonchè ex Assessore alle Politiche sociali del comune di Pozzuoli Andrea Ferro, primo dei non eletti nella lista civica con la quale Fenocchio 3 anni fa sfidò Figliolia nella corsa alla poltrona di primo cittadino. Ferro, oltre a sottolineare le contaddizioni che hanno caratterizzato la scelta di Fenocchio, accusa di immobilismo e “appiattimento” anche i consigliere della stessa maggioranza Figliolia che hanno accettato il clamoroso “cambio di casacca”.

 

Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia
Il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia

LE ACCUSE – «Dopo tre anni di immobilismo e tradimento degli elettori ho deciso di dire chiaramente ai miei concittadini che Pozzuoli non può essere rappresentata da Fenocchio e dal sindaco Figliolia, che continuano a rappresentare un modo vecchio di fare politica, molto distante dai problemi della gente ed interessata solo alla salvaguardia del proprio ruolo. – Così Andrea Ferro, primo dei non eletti alle scorse amministrative puteolane, nella lista collegata all’allora candidato a sindaco Fenocchio. – La parabola politica Fenocchio rappresenta benissimo quanto voglio dire. – afferma l’ex Assessore alle Politiche Sociali – Candidato a Sindaco, contro Figliolia, e quindi senza alcun punto programmatico convergente, non esita dopo pochi mesi a buttare via gli abiti dell’oppositore, per accomodarsi nelle più comode poltrone della maggioranza. Fin qui il volo pindarico lascia ancora qualche margine di speranza, circa il desiderio di sviluppare, seppur in maniera ridotta, il proprio programma elettorale. Ma così non è, visto che Fenocchio si è appiattito completamente sulle decisioni del Sindaco, appoggiandone le scelte, spesso in forte contrasto con quanto affermato in campagna elettorale, tradendo non solo chi come me lo aveva sostenuto distinguendosi da Figliolia, ma anche tutti i cittadini elettori.

 

IL SILENZIO DELLA MAGGIORANZA – Ma la cosa ancor più grave – prosegue Ferro – è il silenzio dei Consiglieri eletti con Figliolia, che non hanno mai ritenuto sconcertante questa miscellanea di interessi, poco politici, che ha accomunato i due. Per questa ragione ho scelto di continuare a fare politica continuando nel solco della moderazione e della concretezza, con l’amico Pasquale Giacobbe, della quale Giunta mi onoro di aver fatto parte. Da qui parte il mio appello a tutti i giovani, le associazioni, le donne e gli uomini di questa città, affinché si ritorni a lavorare tra la gente e per la gente, come abbiamo sempre fatto, tutti insieme. Basta con la politica dell’arroganza e della supponenza, che giustifica solo scelte di potere personali. Pozzuoli ha bisogno di ritornare a svolgere il suo ruolo di “capitale” dei Campi Flegrei, e oggi più che mai, ha bisogno di un’amministrazione che sappia ascoltare e si sforzi di risolvere i problemi della gente»