POZZUOLI/ Giravano nella Foresta di Cuma con metal detector e coltelli: denunciate 3 persone

POZZUOLI – I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Pozzuoli, nell’ambito di un servizio programmato da espletare nelle aree protette, si recavano della Foresta Regionale – Area Flegrea e Monte di Cuma, zona sottoposta a vincoli archeologici, ambientali e paesaggistici in quanto ricadente nella perimetrazione del Parco Regionale dei Campi Flegrei. Nel corso del servizio di pattugliamento e controllo i militari sorprendevano 3 soggetti intenti a scandagliare il terreno muniti, tutti, di metal dector, di strumentazione tecnica di precisione (pionpointer) atti ad individuare gli oggetti sepolti nel terreno, nonché coltelli da scavo e pala. Gli individui fermati avevano già raccolto, in una busta di plastica, una serie di sassi alcuni appartenenti a quelli definiti selce ovvero una roccia sedimentaria composta quasi esclusivamente di silice composto tipico dei Campi Flegrei. Alla luce di quanto riscontrato la polizia giudiziaria procedeva al deferimento dei predetti individui per violazione dell’articolo 707 bis del codice penale introdotto dal legislatore nel 2022 proprio per scongiurare la commissione di ben più gravi reati contro il patrimonio culturale e, nella fattispecie, quello archeologico. Contestualmente i militari ponevano in sequestro tutta la strumentazione rinvenuta ovvero: 3 metal dector, completo di cuffie, pale da scavo e coltelli, nonché il materiale oggetto di prelievo fraudolento. Alta è l’attenzione dell’Arma dei Carabinieri per la tutela dei siti sottoposti a vincoli paesaggistici, ambientali e archeologici. Tale azione dimostra come le attività di prelievo fraudolento, mediante scavi clandestini, di oggetti e reperti archeologici, da vendere a collezionisti privati, sia un fenomeno ancora piuttosto radicato che tende a finanziare quelle che vengono definite le archeomafie.