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POZZUOLI/ Firme false per le elezioni, l’ira degli indagati: «Che senso avrebbe avuto falsificarle?»

POZZUOLI/ Firme false per le elezioni, l’ira degli indagati: «Che senso avrebbe avuto falsificarle?»
  • Pubblicato10 Giugno 2020
Antonio Di Bonito

POZZUOLI – «Ho chiesto di essere ascoltato dal magistrato e di fare una perizia calligrafica. –ha commentato Antonio Di Bonito, uno degli 8 indagati nell’inchiesta sulle firme false. – ricordo ancora quel giorno: da me venne un ragazzo che lavorava in un bar che chiese di firmare. Lo stesso ha poi firmato anche per un’altra lista disconoscendo la nostra. Raccogliemmo oltre 300 firme quando ne bastavano poco più di 200, che senso avrebbe avuto falsificarne una?» ha commentato Di Bonito, all’epoca dei fatti consigliere uscente che aveva validato le firme per il M5S.

Guido Iasiello

LA FIDUCIA – Analogo ragionamento è stato fatto da Guido Iasiello, ex consigliere comunale che ha raccolto le firme per conto di Forza Italia e del candidato a sindaco Pasquale Giacobbe: «Per Forza Italia avevamo raccolto circa 400 firme ovvero quasi il doppio di quelle richieste: perché avrei dovuto falsificarne quattro? Ho piena fiducia nella Magistratura affinché si faccia chiarezza quanto prima».