Close
Cronaca Notizie flash Primo Piano

POZZUOLI/ Cozze illegali, nuovo maxi sequestro al largo del Rione Terra

POZZUOLI/ Cozze illegali, nuovo maxi sequestro al largo del Rione Terra
  • Pubblicato11 Aprile 2013
I mezzi della Capitaneria in azione

POZZUOLI – Nuovo maxi sequestro di cozze coltivate illegalmente a largo delle coste puteolane. Non si ferma l’azione repressiva contro il fenomeno condotta in questi giorni dalla Capitaneria di porto di Pozzuoli, che dopo il blitz di ieri al largo di via Napoli, hanno messo sotto sequestro questa mattina ben 60 tonnellate di cozze coltivate abusivamente.

AI PIEDI DELL’ANTICA ROCCA –Il nuovo campo mitili abusivo è stato scoperto nello specchio d’acqua antistante la rocca del Rione Terra a circa 100 metri dalla costa e a 15 metri di profondità. Il rinvenimento ha permesso il recupero ed il successivo sequestro di circa 60 tonnellate di cozze nere distribuite su “filari” lunghi circa 600 metri, con annesse 1200 “trecce” Un’ingente quantità composta da mitili maturi e già pronti per essere immesso sul mercato e consumato.

I PERICOLI – Oltre al prodotto ittico, peraltro, pronto alla commercializzazione (stadio pressochè maturo) la “enorme” quantità di materiali posizionati irregolarmente nelle acque marine cittadine quali reti, plastica, catenarie, cordame. L’autorità marittima flegrea ha scongiurato, oltre alla immissione in commercio di prodotto non tracciato e quindi potenzialmente dannosi per i consumatori e i natanti.

TAVOLE E MARE SICURO – Tra prodotto e attrezzature  dai militari diretti dal Tenente di Vascello Andrea Pellegrino è di oltre 220 mila euro il “danno” inflitto ai coltivatori di frodo. L’operazione di questa mattina oltre ad impedire che prodotto non certificato finisse sulle tavole dei consumatori ha avuto anche un risvolto in tema di sicurezza della navigazione. I campi abusivi di coltivazione infatti, come è facile intuire, non soono segnalati diventando un grande rischio per i natanti, che specie con l’avvento delle belle giornate affolleranno il mare davanti la costa puteolana.

ANGELO GRECO