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POZZUOLI/ Beni confiscati alla camorra: la precisazione del Sindaco Figliolia

POZZUOLI/ Beni confiscati alla camorra: la precisazione del Sindaco Figliolia
  • Pubblicato11 Agosto 2015
Il Sindaco di Pozzuoli Enzo Figliolia
Il Sindaco di Pozzuoli Enzo Figliolia

POZZUOLI – In riferimento al comunicato diffuso dall’associazione “Noi Resistiamo Qui”, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia dichiara. «Si tratta di una vicenda complessa, che viene tra l’altro riportata con delle inesattezze. Innanzitutto, parliamo di una sola unità immobiliare confiscata e non di un appartamento e tre villini. Lo dice specificamente l’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata nella nota che ci ha inviato nel gennaio del 2014. In essa, il Comune di Pozzuoli è informato dell’esistenza di un immobile definitivamente confiscato, in danno di Gennaro Longobardi, in località Sant’Angelo alla Corbara, fondo Conocchiella (dati catastali: foglio 23, particella 640, sub 4). Con la nota l’Agenzia ci chiedeva di avviare le operazioni di verifica per accertare la conformità urbanistica dei luoghi rispetto ai titoli abilitativi edilizi rilasciati. L’amministrazione è così venuta a conoscenza che l’immobile confiscato – tra l’altro inserito in un fabbricato comprendente altri due appartamenti non oggetto di confisca – fosse soggetto a procedura di condono. E’ stata quindi avviata l’istruttoria di sanatoria, così come richiesto dall’Agenzia dei Beni Confiscati, che è tutt’ora in corso. Infatti, essendo il bene sequestrato nella titolarità dell’Agenzia, questa dovrà ora procedere alla definizione della pratica per quanto di sua competenza, in uno con gli altri proprietari del fabbricato. In ogni caso, l’intenzione dell’amministrazione comunale è di richiedere all’Agenzia, una volta completata la pratica di sanatoria, il trasferimento al patrimonio indisponibile dell’ente al fine di assegnarlo mediante procedura di evidenza pubblica, così come previsto dalla normativa vigente, per destinarlo a finalità sociali».