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Cronaca Pozzuoli Primo Piano

POZZUOLI/ Baby gang in stile Maranza massacra di botte un ragazzino. Il racconto: «Non vedevo l’ora che finissero»

POZZUOLI/ Baby gang in stile Maranza massacra di botte un ragazzino. Il racconto: «Non vedevo l’ora che finissero»
  • Pubblicato9 Aprile 2025

POZZUOLI – «Ho chiuso gli occhi mentre venivo pestato. Non vedevo l’ora che finissero» ha raccontato sotto shock lo studente vittima della violenza cieca della banda che in stile “Maranza” lo ha pestato davanti “Piazza 2 Marzo” a Pozzuoli. Felpe, giubbotti smanicati, bandana, cappucci in testa e scarpe griffate, gli autori del pestaggio sono tutti figli di immigrati, italiani di seconda generazione che si muovono tra il centro storico e il lungomare di via Napoli. Arrivano da Castel Volturno e sabato scorso hanno massacrato di botte un 15enne di Pozzuoli la cui unica colpa è stata quella di essere l’ex fidanzato di una ragazzina che oggi sta insieme a uno della banda. Il minore, studente liceale di buona famiglia, è stato accerchiato da un gruppo di 7-8 giovanissimi, scaraventato a terra e colpito con calci alla testa e in varie parti del corpo. Dopo il pestaggio è stato soccorso dai sanitari del 118 e trasportato in ambulanza all’ospedale “Santa Maria delle Grazie”. I calci al volto gli hanno provocato un ematoma in sede frontale sinistro, ferite escoriate del cuoio capelluto, all’addome e una tumefazione a una mano giudicate guaribili con una prognosi di quindici giorni.

LE IMMAGINI – Il tutto è stato ripreso dalle telecamere dei sistemi di videosorveglianza di alcune attività commerciali: si vedono alcuni aggressori coprirsi il volto con i cappucci delle felpe prima di colpire la vittima la quale, secondo quanto raccontato agli inquirenti, aveva già ricevuto qualche avvisaglia nei giorni precedenti. Un raid che sarebbe nato proprio per punire una vecchia storia d’amore tra lo studente e una ragazzina che oggi sarebbe tornata ad essere la fidanzata di uno del branco. Questo il movente sul quale sono indirizzate le indagini coordinate dalla Procura di Napoli e dalla Procura dei minori. Dopo le violenze gli autori si sono dati alla fuga imboccando il tunnel Tranvai attraverso cui hanno raggiunto il lungomare “Sandro Pertini” di via Napoli nel tentativo di far perdere le tracce.

LE INDAGINI – Sulle tracce degli aggressori sabato si sono messi i “Falchi” del Commissariato di Pozzuoli – diretti dal vicequestore Raffaele Esposito – che sono riusciti a catturare i primi due autori del pestaggio. A loro sono arrivati attraverso le descrizioni fisiche e ai particolari indumenti indossati. Sono un 18enne e un 16enne, entrambi residenti a Castel Volturno, nati in Italia da genitori originari della Tanzania e della Nigeria. Durante la perquisizione il minore è stato trovato in possesso di un martello frangivetro in metallo, di circa venti centimetri, che teneva all’interno del marsupio che portava a tracolla. Entrambi sono stati denunciati per lesioni personali, ricettazione e porto abusivo di oggetto atto ad offendere: si sono detti estranei ai fatti fornendo una versione dei fatti confutata dalle immagini delle telecamere e da alcuni testimoni. L’indagine della Polizia va avanti per identificare gli altri componenti della banda dei nuovi Maranza.