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PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Licola mia bella Licola

PICCOLI GIORNALISTI RACCONTANO/ Licola mia bella Licola
  • Pubblicato6 Luglio 2016

licola mare-2POZZUOLI – Siamo giunti al penultimo appuntamento con la rubrica riservata ai “Piccoli Giornalisti Flegrei” dal tema “La Periferia al centro della città”. Oggi vi proponiamo l’articolo realizzato da Francesca Pia Di Marzo, alunna della classe 3 D dell’istituto “Oriani” dal titolo “Licola mia bella Licola”.

L’ARTICOLO – Raccontare la periferia della propria città non è tanto facile, perché più che raccontarla, la periferia bisogna viverla. La periferia di Pozzuoli non è poi tanto diversa da quella di altre cittadine di provincia. Ci sono ragazzi dalle vite sbagliate che non hanno avuto il tempo di godersi la propria infanzia, nati e cresciuti in posti orrendi, abituati a visitare più il carcere per parlare con un parente o un amico, che il cortile di una scuola. Nella periferia puteolana – Licola, Monteruscello – non ci sono punti di aggregazione, ma soltanto tabaccherie, qualche minimarket e sale giochi.

Non ci sono librerie, biblioteche oppure un centro sportivo comunale, e questo porta allo smarrimento dei ragazzi, che vengono portati a fare delle scelte sbagliate visto che “l’ozio è il padre dei vizi” o, più semplicemente, il fatto di non aver alternative può spingere un ragazzo a diventare molto facilmente manovalanza delle organizzazioni malavitose della zona. Prendiamo in considerazione la località di Licola Mare che si trova tra due comuni, quello di Pozzuoli e quello di Giugliano, nessuno dei quali però si assume le sue responsabilità per rendere più dignitosa la vita di coloro che ci abitano.

La zona periferica di Licola è costituita da una lunga strada, in prossimità del mare, costeggiata da case nate per i vacanzieri, ma poi diventate rifugio per gli sfollati del bradisismo di Pozzuoli degli anni ottanta. Alcune di queste case, infatti, furono assegnate direttamente dal comune a coloro che avevano perso la propria abitazione nel centro storico, molte altre però, furono occupate abusivamente dai senza tetto che, approfittando del momento caotico, sfondarono le porte e si “impadronirono” di quelle abitazioni. Questo segnò l’inizio di una lenta fase di declino di tutta la zona fino a portarla all’attuale stato di degrado e di abbandono.

A Licola sono state girate anche alcune scene del film “Gomorra”, diretto da Stefano Sollima, un cortometraggio del premio Oscar, Paolo Sorrentino, così come Edoardo Bennato ha dedicato una canzone a questo luogo, un tempo ameno e ritrovo di vacanzieri, oggi piazza di spaccio e rifugio per immigrati e senzatetto. In ogni caso di Licola Mare si è parlato sempre e solo per il suo stato di profondo degrado. Eppure, questo lungo tratto di costa non avrebbe proprio nulla da invidiare a quello ben più noto della costa romagnola, non foss’altro per il suo panorama: Ischia, Procida, l’Isolotto di San Martino, per non parlare della sua sabbia fina e dorata. Ci sarebbe bisogno di una riqualificazione del territorio, partendo dal male funzionamento del depuratore che rende il mare non balneabile, ad una ristrutturazione delle unità abitative fatiscenti o abbandonate. Speriamo, dunque, in un futuro più roseo di questa periferia affinché diventi, sempre più, parte integrante della città.

FRANCESCA PIA DI MARZO