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Cultura Pozzuoli

Nuovo successo per lo studente puteolano “latinista” Antonio Lubrano

Nuovo successo per lo studente puteolano “latinista” Antonio Lubrano
  • Pubblicato20 Maggio 2024

ARPINO – Ha conquistato un nuovo eccellente riconoscimento contro ogni pronostico. Antonio Lubrano, studente del “Liceo Classico Pitagora” di Pozzuoli, appassionato traduttore della lingua latina, domenica 12 maggio, ad Arpino, ha di poco sfiorato il podio, aggiudicandosi un ragguardevole quarto posto alla XLIII edizione del “Certamen Ciceronianum Arpinas”. Si tratta di una gara studentesca internazionale di traduzione dal latino, con commento critico, linguistico e stilistico di un brano tratto da un’opera del sommo oratore arpinate. Alla competizione hanno partecipato 249 studenti provenienti da 14 nazioni. La prova, che è stata valutata da una prestigiosa commissione presieduta dal professori Filippo Materiale, Mario De Nonno e Paolo De Paolis, è consistita, nello specifico, nella traduzione e nell’analisi di un passo tratto dalla “Pro Archia”, una difesa del valore della poesia e degli studi umanistici in generale.

I SUCCESSI – Unico studente di una scuola del sud Italia ad essere entrato nella top 10, Antonio aggiunge questo brillante risultato ad altri due conseguiti quest’anno, ovvero il primo posto, nella sezione senior, al Certamen Nolanum, e il secondo posto, per la sezione traduzione, al Sannazarianum. «Quella di Arpino è una competizione a cui guardavo sin dall’anno scorso – commenta lo studente – e che non avrei mai immaginato potesse regalarmi una tale soddisfazione. Cicerone è l’autore che più mi piace tradurre: arrivare quarto a casa sua non ha prezzo! Molto più del premio, però, per me hanno contato l’intero soggiorno ad Arpino e la possibilità di stringere amicizie con coetanei provenienti da tutta Europa». Già proiettata in avanti la professoressa di latino, Veronica Siciliano, che l’ha accompagnato sino ad Arpino e lo ha sostenuto, oltreché nella preparazione, anche emotivamente: «Non avevamo altissime aspettative in partenza, ma lievi speranze di una menzione. Man mano che la premiazione – il momento più emozionante del certamen – procedeva, tutte le speranze sembravano diventare più flebili. Mai ci saremmo aspettati un quarto posto! Sono orgogliosa e soddisfatta di questo traguardo che proveremo a migliorare l’anno prossimo, perché va sempre bene gareggiare con la Tyche, ossia sfidare la sorte».