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Nuove tecnologie al “Petronio” di Pozzuoli: 200 tablet, pc e software innovativi per gli studenti

Nuove tecnologie al “Petronio” di Pozzuoli: 200 tablet, pc e software innovativi per gli studenti
  • Pubblicato26 Febbraio 2021

POZZUOLI – L’Istituto “Petronio” di Monterusciello sta dotando gli alunni di tablet, pc portatili, software, libri e vocabolari di italiano e lingue straniere. In questi giorni sono in consegna oltre duecento dispositivi di ultima generazione – tra cui i tablet con tastiera collegata con il sistema Bluetooth – che consentono di seguire agevolmente le lezioni da casa e interagire con i docenti. I dispositivi sono dotati di programmi utili agli alunni con disabilità: particolari software che aiutano gli studenti ipovedenti o con difficoltà ad usare mouse e tastiera.

IL SOSTEGNO – «Nonostante la pandemia è necessario investire sul futuro dei nostri giovani e dotare il nostro istituto di attrezzature moderne senza lasciare nessuno indietro – spiega il professor Filippo Monaco, dirigente scolastico del Petronio – è il momento confermare che l’istituzione scolastica deve tendere all’accoglienza, andando incontro alle esigenze degli alunni e delle famiglie. Da oltre un anno la scuola sta vivendo un momento difficile, ma questo non ferma la necessità di garantire a tutti il diritto allo studio. Il personale scolastico sta compiendo uno sforzo notevole per poter seguire i ragazzi nonostante la pandemia che sembra non fermarsi. Molte famiglie hanno compreso la risposta che siamo riusciti a mettere in campo nonostante le avversità. Nel nostro istituto gli studenti si alternano: il 50 per cento in presenza e il resto segue da casa. Non tutti però hanno la possibilità di avere un dispositivo. Nelle settimane scorse abbiamo pubblicato un bando in cui abbiamo voluto dare priorità alle famiglie indigenti e a quelle con figli disabili. In questi giorni stiamo procedendo con la distribuzione in comodato d’uso di pc e libri, come vocabolari e libri. Alla fine del percorso di studi gli strumenti ricevuti dovranno essere restituiti. Si tratta di un piccolo patrimonio tecnologico che potrà essere riutilizzato, una volta terminata l’emergenza, in attività didattiche innovative».