Close
Monte di Procida Politica

MONTE DI PROCIDA/ Videosorveglianza, Carmela Pugliese scrive al Prefetto

MONTE DI PROCIDA/ Videosorveglianza, Carmela Pugliese scrive al Prefetto
  • Pubblicato10 Gennaio 2016

3MONTE DI PROCIDA – Calma, sì. Ma solo apparente. Carmela Pugliese, consigliera eletta nella lista di RinasciMonte interviene nella diatriba che vede coinvolti in questi giorni il capogruppo di Fare Futuro Rocco Assante di Cupillo e l’Assessore alla Polizia Municipale, Salvatore Capuano. E lo fa rivolgendosi direttamente agli organi competenti. Benzina su fuoco, ma con cognizione di causa. Una discussione sorta all’indomani della diffusione, da parte di Capuano, di un filmato che riprendeva incivili intenti a sversare illecitamente rifiuti sul territorio.

Carmela PuglieseLE RIPRESE – Un video “incriminato” per diverse ragioni, in primis perché pubblicato sul profilo di Facebook e sul blog personale dell’assessore nonostante si trattasse di una task-force messa in atto di concerto con la Polizia Municipale e ancora in corso di accertamenti e sanzioni nei confronti dei trasgressori. La consigliera, esponente del Partito Democratico di Monte di Procida attraverso una carrellata di quesiti, atti e normative vigenti in materia scrive al Prefetto di Napoli e al Garante per la protezione dei dati personali e chiede si faccia chiarezza. Il documento, in forma di interrogazione comunale urgente, è stato inviato anche al sindaco Giuseppe Pugliese, al Presidente del Consiglio, all’Assessore Capuano e al Comandante di Polizia Municipale. Diverse le perplessità che emergono dalla lunga interrogazione messa agli atti del Municipio di via Panoramica e che ricostruisce fedelmente l’intricata vicenda.

IL DOCUMENTO – «L’ausilio di nuove tecnologie per contrastare i reati, le violazioni amministrative e gli illeciti civili è da valutare positivamente? Sì, se la tecnologia viene usata al servizio della comunità e del cittadino. No, se l’utilizzo degli strumenti moderni dà il via a una nuova caccia alle streghe. No, se l’utilizzo degli strumenti di tecnologia avanzata vengono manipolati ed utilizzati sine titulo – esordisce la consigliera Pugliese – Già il fatto che immagini del genere vengano pubblicate su un sito non istituzionale costituisce il fatto tipico di alcuni reati, e presenta profili di illiceità sia dal punto di vista amministrativo che civile. Ogni sforzo condotto allo scopo di restituire decoro e dignità al paese non può che ricevere il nostro consenso e plauso. Ma la lotta all’illegalità non può essere condotta con mezzi illegali». «Occorre fare chiarezza sulla finalità delle telecamere scout – spiega l’esponente del centrosinistra –  Il titolare del trattamento deve designare per iscritto tutte le persone fisiche incaricate che vengono autorizzate ad utilizzare gli impianti di videosorveglianza (…) Se con le telecamere scout si intende reprimere i fenomeni criminosi allora i dati vanno trattati, nel rispetto della legge, dalla polizia municipale e non dall’Assessore Capuano, non dal sindaco, non dal funzionario comunale».

“RISPETTARE LA LEGGE” – «La nota del Ministero dell’Interno del 2 marzo 2012, rivolta ai Signori Prefetti della Repubblica, ha chiarito che l’esigenza di repressione attraverso l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza deve essere attentamente valutata e mediata anche con l’interessamento del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il sistema di videosorveglianza va accompagnato da documento di liceità, che ne illustra le finalità, l’opportunità, ecc., e documento programmatico di sicurezza, proprio in relazione al trattamento dei dati sensibili e/o giudiziari al fine di garantirne integrità e segretezza. In base a quale principio/normativa/criterio le immagini sono state estrapolate? Il Comandante della Polizia Municipale è secondo la Legge il titolare del diritto della visione/manipolazione/estrazione delle immagini: ha effettivamente autorizzato l’estrazione delle immagini, la manipolazione e la pubblicazione sul sito di un cittadino?».

LE RICHIESTE – «Chiedo al sindaco di individuare le responsabilità politiche, amministrative ed eventualmente legali dei comportamenti tenuti dagli amministratori coinvolti nella vicenda, siano questi politici o funzionari amministrativi. Chiedo altresì che vengano accertate le eventuali responsabilità di funzionari amministrativi coinvolti in questo scandalo del maldestro, se non illegittimo, se non illecito, trattamento dei dati personali dei cittadini». A conclusione del suo intervento, la consigliera Pugliese non risparmia un’ulteriore critica all’Amministrazione in auge: «Il problema è che da un po’ di tempo a questa parte in Municipio si assiste ad un via vai di persone che nulla hanno a che fare con l’ente. Tant’è che meno di un mese fa il Presidente del Consiglio ha paventato un probabile sabotaggio ai microfoni della sala consiliare. Il Municipio è la casa di tutti, ma ciò non vuol dire che tutti debbano avere accesso a certe informazioni».