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MONTE DI PROCIDA/ Invalido al lavoro faceva il pizzaiolo e girava in vespa – GUARDA IL VIDEO

MONTE DI PROCIDA/ Invalido al lavoro faceva il pizzaiolo e girava in vespa – GUARDA IL VIDEO
  • Pubblicato9 Aprile 2014

di Gennaro Del Giudice

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L’uomo in sella al motorino ripreso dalla Guardia di Finanza

MONTE DI PROCIDA – “Ufficialmente” era un invalido, ragion per cui riceveva una pensione con accompagnamento a cui si aggiungeva una seconda pensione “ereditata” da un genitore defunto, ma nonostante ciò circolava in città a bordo della sua vespa bianca e lavorava “a nero” in una pizzeria. E’ questo l’ennesimo “falso invalido” scoperto dai finanzieri della Brigata di Baia diretti dal comandante della compagnia di Pozzuoli Capitano Michelangelo Tolino. Protagonista è un 50enne di Monte di Procida, G.T., residente in via Cappella, zona al confine tra il più piccolo dei comuni flegrei e la città di Bacoli. L’uomo ha messo a segno una truffa che ha portato nelle sue tasche una cifra di circa 320mila euro e scoperta in seguito di un’attività di intelligence effettuata dagli uomini delle fiamme gialle dopo l’acquisizione di dati dall’Inps di Pozzuoli.

 

INVALIDO MA PIZZAIOLO – Nei confronti del 50enne questa mattina, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Sezione reati contro la Pubblica Amministrazione, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno sottoposto a vincolo cautelare un immobile di sua proprietà. L’uomo è titolare di una pensione di invalidità con accompagnamento e gode della pensione di reversibilità del genitore defunto, in quanto “totalmente inabile al lavoro”. Dalle indagini è emerso, invece, che il predetto prestava da mesi la propria opera, peraltro “in nero”, all’interno di un’azienda di ristorazione con mansioni di pizzaiolo, contraddicendo il presupposto della “inabilità” al lavoro.

 

LE INDAGINI – Inoltre, alla stregua degli accertamenti da parte dei finanzieri, sviluppatisi attraverso acquisizione di documenti, pedinamenti, servizi di osservazione e videofilmati, è emerso  che, a dispetto della asserita totale incapacità di muoversi in autonomia, G.T. guidava da solo un motociclo e si recava regolarmente a lavorare; in sostanza egli conduce una vita assolutamente normale. Per effetto del riconoscimento del trattamento pensionistico non dovuto, l’uomo è riuscito a percepire indebitamente somme di denaro pari a circa 320mila euro nell’arco di svariati anni. Il 50enne è stato così denunciato per truffa aggravata. Inoltre, le fiamme gialle hanno sottoposto a sequestro in vista del provvedimento di confisca per equivalente, un immobile di proprietà dell’uomo.

 

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