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L’EVENTO/ “Mai chiederò il perché del mio destino”: il libro dello scrittore Vincenzo Lubrano

L’EVENTO/ “Mai chiederò il perché del mio destino”: il libro dello scrittore Vincenzo Lubrano
  • Pubblicato14 Luglio 2014
L'autore puteolano Vincenzo Lubrano
L’autore puteolano Vincenzo Lubrano

POZZUOLI – Vincenzo Lubrano nasce a Napoli il 30 aprile 1988 e vive a Pozzuoli, una cittadina divisa in frazioni di alta e media società, dove nulla è dato in dono se non la determinazione e la profonda pazienza. Questi valori lo portano a crescere prematuramente e a conoscere il mondo del lavoro all’età di quindici anni, in contemporanea con gli studi. Dopo aver frequentato l’Istituto Superiore Alberghiero, approfondendo in tal modo la conoscenza della sua attività di aiuto cuoco, nel 2007, raggiunta la maturità con buoni voti, esclude la possibilità di continuare gli studi per raggiungere la propria autonomia personale ed economica. Il principio di Vincenzo diviene la sua forza d’animo: “Ogni scelta comporta delle responsabilità da accettare nel giusto, imparando dagli errori e mettendo ogni attimo alla prova se stessi”. 

 

IL VIAGGIO – Nel 2010 l’autore azzarda un cambiamento radicale e parte da solo per l’isola d’Elba; un’avventura durata tre anni che lo arricchisce di esperienza e gli fa riscoprire una passione accantonata negli anni dell’adolescenza: la scrittura. Amante della musica, Vincenzo inizia il suo percorso componendo testi rimati su basi musicali, facendo della sua passione il vero punto di sfogo e di riferimento, in cui la nostalgia e la fatica diventano gli elementi a lui più vicini. Nel 2012 sente il bisogno di esprimere il suo pensiero, per restituire la speranza a chi come lui l’ha perduta, e lo fa raccogliendo i suoi scritti, realizzati in diversi momenti della vita, in un unico volume, intitolato “L’impronta del pensiero” ed edito lo stesso anno.

 

locandina evento 17 Luglio
La locandina dell’evento

IL SOGNO – Il sogno di Vincenzo non è svanito e mai potrà, perché divenuto parte di sé; infatti, con l’aiuto e la fiducia di una persona a lui molto cara, continua la sua strada organizzando eventi e interviste presso stazioni radio o emittenti televisive locali. L’alba e il tramonto, annunciati dall’orizzonte, si rispecchiano negli occhi dell’autore che ne rende principio ogni sensazione, in una terra in cui il valore della vita è rappresentato dal sacrificio e “dall’arte di arrangiarsi”, quando i sogni sembrano traguardi irraggiungibili e ci si nutre del sorriso, perché il pane costa troppo e la sazietà viene accolta dagli affetti e dalle ambizioni. Oggi, con la forza nel cuore, pubblica un nuovo racconto in cui racchiude la fiducia riposta in se stesso per trasmetterla al lettore e ricevere in cambio una carezza all’anima e una spinta in più per andare avanti. Il pensiero che vuole trasmettere può così sintetizzarsi: “La materia è solo la nostra immagine; siamo il riflesso della gioia che, vincolata dalle difficoltà, si allontana… ma non disperare. La gioia è riflessa esclusivamente dalla nostra umiltà”.

 

L’OPERA – “Mai chiederò il perché del mio Destino” è un racconto che descrive la sottile voce di quel mondo parallelo che l’essere umano da secoli studia, conoscendolo e imitandolo, per favorire l’evoluzione e sottrarne le proprie origini: il mondo animale. Attraverso la penna genuina di Vincenzo Lubrano, il lettore potrà varcare numerosi orizzonti e arrivare lì dove i sentimenti avvolgono i personaggi e ogni elemento circostante. I protagonisti impareranno il vero valore dell’amicizia che li unirà in un’unica energia: la Vita. Sono rispettati la prospettiva e il pensiero di chi, nei giorni nostri, comunica le emozioni con i versi, difendendo la propria libertà, fatta di scelte, soluzioni, rispetto, infinito mistero e combattuta sopravvivenza, rendendo protagonista la Natura e la sua immensa potenza, che sfocia nel principio di uguaglianza e nella ricerca di se stessi, attraverso profonde riflessioni e inaspettate avventure. “Il bambino non mi lasciò solo quella notte, ma dormì disteso sul fieno accanto a me che, ancora sveglio, ascoltavo il suo respiro accudendo i sogni che gli permettevano di vivere oltre ogni preoccupazione, in un mondo fatato dove la realtà era solo una fantasia.” Il libro sarà presentato giovedì 17 luglio alle ore 18 nei locali dell’associazione “Lux in Fabula” in Rampe Cappuccini 5 a Pozzuoli. 

 

LA RECENSIONE – Volare è sempre stato il desiderio più ambito dell’uomo e poterlo realizzare attraverso una fervida fantasia che incida l’anima, nel rispetto di chi due ali le ha sempre avute, è il sogno che si realizza del giovane Vincenzo Lubrano; una scelta o una sfida quella di percorrere il proprio destino nell’accettazione di se stessi? L’autore di “Mai chiederò il perché del mio destino”, un tomo che racchiude un racconto narrato in “prima persona” da un fantastico interprete principale che appartiene al regno animale e che di questo mondo ne è un nobile rappresentante poiché domina dal cielo il suo territorio, raccoglie ed esplora, in sette capitoli, sentimenti forti ed intramontabili quali: coraggio, sincerità, astuzia, ma anche fiducia, determinazione e speranza atti a creare indissolubili legami di amicizia tra i protagonisti di un’incredibile ed avventuroso viaggio attraverso la natura, che affascinerà il lettore che si lascerà assorbire dalla ricchezza dei pensieri filosofici tratteggiati che lo indurranno alla riflessione e all’amore verso gli animali. Brezza, Carboncino ed Eco Ribelle, sorvoleranno mari e terre per andare incontro alla vita e agli umani e attraverso svariate vicissitudini si arricchiranno di esperienze e ci faranno divertire, sognare e sperare di poter raggiungere “quell’intesa tanto ambita che, unica protagonista, riesce ad unire con un filo sottile due realtà differenti in un unico desiderio che ti fa essere in alcuni momenti un’ unica mente, capace di comunicare attraverso il pensiero”. Edito da David and Matthaus, il libro preannuncia già dalle immagini di copertina, all’occhio attento del lettore che le percepisce: l’incontro, il viaggio, la luce… attraverso le ali della libertà.