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La mostra di Fernando Visone: 50 dipinti inediti per celebrare il talento flegreo

La mostra di Fernando Visone: 50 dipinti inediti per celebrare il talento flegreo
  • Pubblicato19 Gennaio 2020

POZZUOLI – Grande affluenza di pubblico per la mostra d’arte di Fernando Visone presso il Centro d’Arte CR15, accogliente galleria puteolana. Cinquanta dipinti inediti celebrativi creati da un talentuoso pittore flegreo, ormai scomparso un anno fa. Un professionista della tela che ha dedicato tutta la sua vita a questa potente e creativa passione. Fernando è originario di Pozzuoli, classe ’38, non ha mai abbandonato la terra natia, luogo del suo lavoro, e della sua famiglia. La moglie, Nietta, è stata il faro per l’intera esistenza, inoltre con lei ha avuto due splendide e devote figlie: Monica e Paola.

IL TALENTO – Fin da piccino si è sempre appassionato all’arte pittorica, forse, anche, frequentando gli artisti puteolani ai primordi del Secolo Breve. Rimase, difatti, affascinato dai maestri flegrei, fondatori della Scuola di Pozzuoli: Leon Giuseppe Buono, Salvatore Volpe. Uno studio indefesso il suo, che lo guidò fino alla scoperta dei pittori ottocenteschi, soprattutto i Macchiaioli, la Scuola di Posillipo, quella di Resina, fino a comunicare con i pittori coevi. Le opere colpiscono non solo per i colori pastello, che accentuano il realismo, ma, inoltre, stupisce la comunicazione diretta con il paesaggio.

IL VERISMO – Il suo «verismo» è incredibilmente affascinate, fa respirare l’aria dei luoghi, vivere le atmosfere, racconta l’abitudine ciclica delle persone, senza mai dare un’opinione soggettiva. La soggettività nasce dalla consapevolezza di uno stile innovativo, che arriva al cuore dei puteolani e non solo. L’ottica artistica viene marcata dall’illustrazione delle location in maniera personalissima, mostrando il paesaggio nella sua interezza e con innata emozione. Il cromatismo ricorda la chiarezza e la possanza dell’impressionismo francese ottocentesco. I quadri echeggiano lo stile del Gran Tour settecentesco, evidenziando una devozione particolare per i luoghi flegrei ove nacque: Pozzuoli, Monte di Procida, Ischia, Procida, Bacoli, Baia, ma anche scorci di territori campani: Ravello, Sorrento e Napoli. Fernando, nel corso della carriera, ha adottato diverse tecniche: pittura ad olio, acquerello, grafica e ceramica. In ogni cosa dava il suo inconfondibile stile, e questa mostra incantevole ne è la prova.