Jorit da Quarto dimentica i crimini di Putin: «Lei è umano come tutti»
QUARTO – Ieri sera lo street artist di Quarto ha chiesto e ottenuto un selfie con Vladimir Putin al Festival dei Giovani di Sochi. Jorit, al secolo Ciro Cerullo, si è rivolto con queste parole al presidente russo: «Le chiedo di fare una foto insieme per dimostrare all’Italia che lei è umano come tutti e la propaganda su di lei non è vera». Putin, alla richiesta fatta dal giovane artista, ha risposto: «Certo, basta che non mi dia un pizzicotto per sincerarsi che sono una persona reale». Nella città russa di Solchi è stato inaugurato il murale di Ornella Muti, alla presenza dell’attrice italiana che è molto popolare in Russia e la cui nonna materna era di San Pietroburgo, e dell’artista. L’opera rimarrà a ricordo del forum mondiale della gioventù. Il ritratto di Ornella Muti campeggia sul muro di un palazzo sulla Via Khudyakov ed è stato realizzato nell’ambito di un festival di arte di strada che ha visto la partecipazione di 25 artisti da 11 Paesi. Jorit è famoso anche per avere realizzato un grande graffito che rappresenta una bambina in lacrime sotto le bombe a Mariupol, città ucraina sul Mar Nero conquistata dalle truppe russe nel 2022. «Quando ho dipinto un murale a Napoli che raffigurava Dostoevskij, i principali media italiani mi hanno attaccato. C’è molta pressione su artisti ed esponenti della cultura italiana che cercano di dire che il popolo russo non è come lo dipinge la propaganda», ha aggiunto l’artista di strada flegreo.
IL CASO POLITICO – L’abbraccio tra Jorit e Putin sta facendo il giro del web nelle ultime ore e non mancano le polemiche. Si grida, infatti, alla propaganda del dittatore del Cremlino nel nostro Paese. Insomma un vero e proprio caso politico. Solo poche settimane fa la morte di Alexei Navalny in prigione. Il leader dell’opposizione a Vladimir Putin in Russia era in cella dal 2o21 per scontare una condanna a 30 anni per estremismo politico. La sua scomparsa è arrivata alla vigilia delle elezioni presidenziali russe, previste per il prossimo 15 marzo. Il Cremlino ha comunicato la notizia il 16 febbraio scorso, senza dare alcun dettaglio rispetto alle cause della sua morte. A denunciare la deriva autoritaria del governo di Putin e le violazioni dei diritti umani in Cecenia è stata per anni anche la giornalista Anna Politkovskaja, cronista del giornale di opposizione Novaya Gazeta freddata sotto casa a Mosca il 7 ottobre 2006.
LE POLEMICHE – «Ho chiesto alla Commissione Europea e al Consiglio dell’Unione Europea di inserire Jorit nella lista degli individui sottoposti a sanzioni. Spero che le amministrazioni pubbliche italiane ed europee revochino immediatamente finanziamenti e commesse in suo favore. Occorre agire con tempestività contro le misure attive e i tentativi di influenza del Cremlino contro il nostro Paese», le parole dell’esponente del PD Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo. A contestare le dichiarazioni della Picierno ci ha pensato Alessandro Di Battista, ex parlamentare del Movimento 5 Stelle, che getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Leggete attentamente il messaggio dell’esponente PD Pina Picierno. È una roba stomachevole. Io ho appena chiesto a Jorit di fare nei prossimi giorni una diretta insieme».
LA REPLICA DI JORIT – Dopo il selfie con Putin, Jorit rompe il silenzio con un post pubblicato sui social: «La recente visita in Russia è coerente rispetto al percorso di militanza artistica che porto avanti da anni e, come le precedenti, ambisce a diffondere un messaggio di pace. Lungi da me elogiare Putin, ma come non rompere la bolla di propaganda che ci vuole in conflitto e sempre su più fronti?»
Foto: Fonte Immagini Cremlino – Sky Tg24